INTERVISTE

Milan a Sarri? La confessione dell’allenatore e la rivelazione su Loftus-Cheek

Daniele Triolo Redattore 
Maurizio Sarri, ex allenatore di Empoli, Napoli, Juventus e Lazio in Serie A, ha parlato (anche di Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' di oggi

Maurizio Sarri, ex allenatore (in Serie A), di Empoli, Napoli, Juventus e Lazio, ha parlato (anche di Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, uno stralcio delle dichiarazioni più importanti del tecnico toscano.

Sarri al Milan? Ne ha parlato alla 'rosea'

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Sulla possibilità di tornare ad allenare nell'estate 2025 o già a gennaio: «Spero prima di gennaio. Dipenderà dalle situazioni, dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina».

Su dove sogna un 'ultimo ballo': «Non mi vedo all’ultimo ballo! Ho ancora voglia di allenare e penso di essere nelle condizioni di poter dare qualcosa. È vero che in questo momento vanno di moda i giovani, ma lo scorso anno le tre coppe europee sono state vinte da tecnici della mia età: Carlo Ancelotti in Champions, Gian Piero Gasperini in Europa League e José Luis Mendilibar in Conference. Idem Luis De la Fuente, C.T. della Spagna campione d’Europa».

Sull'esperienza che gli piacerebbe fare prima o poi: «Il Boca Juniors sarebbe un sogno finale, folle, non so se realizzabile. Qualche partita alla 'Bombonera' sarebbe una esperienza unica».


Sugli allenatori che lo stanno colpendo in Serie A: «Un po’ il post Europeo e un po’ le prime tre giornate disputate con il mercato aperto: gli allenatori stanno iniziando ora a lavorare. Giocare con le trattative in corso è qualcosa di anomalo: io l’ho sempre detto e passavo per lamentone. Ora lo dicono tutti… Aspettiamo qualche partita in più per capire. Jürgen Klopp, in realtà, diceva che per giudicare il lavoro di un tecnico servono due anni».

Sull'Inter favorita per lo Scudetto: «La prima impressione è quella. Ma aspetto l’evoluzione di tante squadre. C’è da vedere la Juventus di Thiago Motta. E pure il Napoli di Antonio Conte».

Sul Milan non nominato nel novero delle candidate per il titolo: «Anche il Milan può avere una evoluzione positiva, la rosa è forte. Stesso discorso per la Roma, che ha aggiunto nuovi giocatori».

"Fonseca buon allenatore e uomo di livello: giusto che sia sereno"

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Sui tanti tifosi del Milan che sperano di vedere lui in panchina: «Mi sembra brutto parlarne in questo momento, serve rispetto. Paulo Fonseca è un buon allenatore e un uomo di livello, l’ho conosciuto di persona: è all’inizio di un percorso ed è giusto che stia sereno. Non voglio entrare in questi discorsi».

Su chi è il più forte centrocampista del campionato di Serie A tra Teun Koopmeiners, Hakan Çalhanoğlu e Ruben Loftus-Cheek: «Io sono affezionato a Loftus-Cheek, che ho allenato al Chelsea. Ma parliamo di giocatori diversi: compararli sarebbe Fantacalcio, non calcio».

Sul ritiro di Wojciech Szczęsny dal calcio giocato e su Adrien Rabiot ancora svincolato: «La scelta di Tek mi ha colpito. Adrien non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale, in allenamento era super. Se è arrivato a settembre senza club, non è perché nessuno lo vuole: starà aspettando lui».

Sul giocatore che gli piacerebbe allenare: «Dico due italiani: Domenico Berardi e Sandro Tonali. Una squadra per avere un’anima deve avere un blocco di giocatori del proprio paese. Sono contento per la vittoria dell’Italia di Luciano Spalletti contro la Francia, forse è iniziato un ciclo nuovo. Probabilmente all’Europeo siamo arrivati scarichi, chi fa calcio lo sa: è colpa di tutti e di nessuno. Bello vedere Gianluigi Buffon in Nazionale: alla Juve mi aiutò tantissimo». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Interesse per gli svincolati? C’è anche un ex Inter >>>