Ecco perché il club ha deciso di voltare pagina
—L'ex portfolio manager di Elliott, che ricopre la carica di CEO del Milan dal novembre 2022, quando ha sostituito Ivan Gazidis, ha poi spiegato il perché il Milan abbia fatto fuori Maldini e Massara dal suo organigramma societario. «Nel nostro Club, analizziamo costantemente le strategie e i modelli più idonei per garantire che il Milan possa continuare a progredire dentro e fuori dal campo, per competere con le squadre leader d’Europa. Il primo fondamentale elemento, lo ripeto sempre è, e rimarrà, il calcio. Proprio con questo obiettivo abbiamo deciso un riassetto organizzativo che porta alla creazione di un gruppo di lavoro per la parte tecnico/sportiva».
"La priorità è consolidare e rafforzare i progressi compiuti negli anni"
—Per Furlani, insomma, la rinuncia a Maldini e Massara non vuol dire che vedremo un Milan in rimessa, più attento - magari - alla componente economica che ai risultati della squadra sul campo. «La nostra priorità ora è consolidare e rafforzare i progressi compiuti negli ultimi anni, in tutte le componenti del Club. La nostra ambizione non è cambiata, anzi si è fortificata: essere competitivi ai vertici del calcio europeo. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Mi auguro che i nostri meravigliosi tifosi possano mantenere intatto e costante il supporto al Club. Personalmente spero di poter interagire presto con i nostri fan, in modo che possano comprendere la nostra strategia, per continuare insieme a vedere crescere il Milan».
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