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INTERVISTE

Milan, Giménez: “I gol arriveranno. Quarto posto? Noi ci crediamo”

Milan, Giménez: 'I gol arriveranno. Quarto posto? Noi ci crediamo'
Santiago Giménez, attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Ecco alcune sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Santiago Giménez, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Ecco, dunque, uno stralcio delle dichiarazioni del 'Bebote'.

Milan, parla Giménez: "A Napoli ci sarò. Qui c'è pressione. È bellissimo"

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Sull'infortunio alla caviglia rimediato in Nazionale: «Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò».

Sull'iniezione di fiducia che può derivargli dalla vittoria della CONCACAF Nations League con il Messico: «Vincere aiuta a vincere. Ora però un titolo lo voglio con il Milan. Sono qui per questo».


Giménez sui suoi primi 50 giorni al Milan: «Sono stati molto intensi. Soprattutto fuori dal campo. Mi sono adattato a una nuova città, un nuovo ambiente. Adesso voglio fare ciò per cui sono arrivato».

Sul perché non segna da oltre un mese: «I gol arriveranno. Ne sono sicuro. L’importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite. Se segna Rafa Leão o Christian Pulisic o un altro compagno, è uguale. Con Sérgio Conceição stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo».

Sulla Serie A campionato tosto per gli attaccanti per via di tattica e difese: «I cambiamenti sono sempre un po’ complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c’è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Diòs».

"San Siro è indescrivibile. So che i tifosi si aspettano molto da me"

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Giménez sui tifosi del Milan che lo sostengono sempre: «Più un peso o un onore? Un onore. San Siro è indescrivibile, per chi non ci è mai stato. So che si aspettano molto da me, perché sono giustamente esigenti, per i grandi centravanti del passato. Zlatan Ibrahimović, Ricardo Kaká, Ronaldinho. Io al Feyenoord ho segnato tanti gol. È il momento di iniziare a segnarli anche con il Milan».

Sul quarto posto in campionato come obiettivo possibile: «Sì. Ma non dobbiamo guardare la classifica. Pensiamo solo a vincere partita per partita. Come la Coppa Italia. Non vedo l’ora di giocare il derby, sono ansioso».

Sul giocatore allo stadio 'Maradona' per lui che è messicano, sì, ma nato in Argentina e con un papà ex calciatore del Boca Juniors: «Diego Armando Maradona non è solo degli argentini, è un patrimonio mondiale. Sarà un’emozione pazzesca giocare nello stadio che ha il suo nome».

Su come sta vivendo la città di Milano: «Cammino tantissimo. Mi incanta. Quando torno a casa dall’allenamento faccio la siesta, d’altronde sono messicano, poi io e mia moglie Fernanda usciamo. Giriamo ogni giorno una zona diversa, per conoscerla meglio. Beviamo un caffè, mangiamo un gelato italiano, unico. Abbiamo scelto una casa in Brera».

Su quanto è importante la sua famiglia per lui: «Fondamentale. Io e mia moglie ci siamo sposati un anno fa. Anche lei ama Milano. Da bambina era attrice in serie tv per ragazzi, su Disney Channel. Ora è passata dall’altra parte della telecamera. Vuole diventare regista. Studia, guarda film, produce cortometraggi. Ha tanto talento. Adesso abbiamo deciso di iniziare ad andare al cinema: così impareremo più rapidamente l’italiano». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, via Maignan? Il nome del sostituto lascia di stucco >>>