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INTERVISTE

Maignan, Morata, Leao e lo Scudetto: Milan, ascolta Giovanni Galli

AC Milan Giovanni Galli intervista Tuttosport
Giovanni Galli, ex portiere del Milan per quattro stagioni, ha parlato di Mike Maignan e più in generale dei rossoneri a 'Tuttosport' di oggi
Daniele Triolo Redattore 

Giovanni Galli, ex portiere del Milan per quattro stagioni (1986-1990, con il Diavolo di Arrigo Sacchi), ha parlato a 'Tuttosport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni sui rossoneri.

Ex Milan, il parere di Giovanni Galli su varie tematiche

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Su Mike Maignan: «Vale come un centravanti. È uno dei tre migliori portieri al mondo e tra i pochi che sposta gli equilibri. Avere il francese tra i pali ti dà 7-8 punti in più a campionato».


Su Maignan tornato ai suoi livelli abituali in questo periodo della stagione: «Maignan è un portiere che vive la partita. In campo si fa sentire non solo per la sua grande affidabilità, ma soprattutto per la personalità. È un giocatore moderno che ha nell’esplosività il suo punto di forza. In più riesce a infondere sicurezza nei compagni: con uno così alla spalle i difensori giocano più sereni ...».

Sul Milan pronto a blindare Maignan con un rinnovo fino al 2028 da circa 6 milioni di euro a stagione: «La mossa giusta? Certamente, anche se siamo nell’epoca dei fondi che puntano più a generare utili. Un campione come Maignan, però, va obbligatoriamente blindato. Dal punto di vista sportivo non ci sono alternative. Se poi invece si ragiona con i bilanci allora le valutazioni diventano più complesse, ma in campo Mike fa la differenza e dev’essere un punto fermo del Milan del futuro».

Sul Milan di Paulo Fonseca: «Da Scudetto? Sicuramente sì. Hanno fatto un grande mercato e allestito una rosa di primissimo piano. L’Inter resta favorita; perché è la stessa squadra dell’anno scorso e ha allungato la panchina».

"Morata leader silenzioso. Leão talento, ma ... Contento per Abraham"

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Sul Milan che ha acquisito la mentalità vincente prendendo Álvaro Morata: «È un leader silenzioso. Un ragazzo perbene, quasi di altri tempi per la sua educazione. In campo poi si fa rispettare e risulta sempre determinante».

Su Rafael Leão: «Un grande talento, ma discontinuo. Fonseca sta lavorando affinché possa essere un valore aggiunto e non l’uomo attorno a cui gira tutta la squadra. Il Milan deve avere un’idea di calcio e una propria identità all’interno della quale possiedi un giocatore come Leao che ti spacca la partita, se è in giornata. Però non dev’esserci più la questione: o gira lui o il Milan non funziona. La squadra deve andare al massimo indipendentemente da Rafa, rendendolo un fattore in più».

Sul Milan che ha trovato la formula giusta con il doppio centravanti: oltre a Morata, Tammy Abraham: «Mi piacciono molto insieme. Tra l’altro le dico di più: a fine agosto ero davvero davvero contento per l’acquisto di Abraham. Col suo arrivo il Milan ha fatto il colpo migliore della Serie A. Avevo un debole per l’inglese ai tempi del Chelsea e alla Roma, prima dell’infortunio, aveva fatto benissimo. Se sta bene fisicamente, può essere devastante e trascinare i rossoneri a lottare per lo Scudetto». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Chukwueze delude? Occhi alla clamorosa occasione >>>

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