Se la parte difficile è dire ai giocatori di giocare bene e non lo fanno: "Fino a quando vincono mi va bene. Il problema è quando iniziano a perdere. Siamo venuti con un'atteggiamento diverso, ma va bene. Il problema è che io non posso influenzare il gioco, come facevo prima, quindi devi trasferire il tuo atteggiamento, la tua mentalità, la tua esperienza negli altri giocatori, ma stanno lavorando bene".
Sul suo personaggio sicuro di sé: "Sono un "bullettproff mind" (mente antiproiettile ndr). Zlatan sono io, non è un personaggio. Molte persone mi chiedono spesso se io reciti, ma no. Quello che vedi sono io. Da dove vengo era importante essere sicuri di sé, dovevi vedertela da solo e dimostrare a te stesso di essere il migliore, ma non solo nel calcio o in qualsiasi cosa io abbia fatto, come a scuola. Io penso che sia importante, perché quando entri in questo mondo, il 50% è una questione di testa".
Sulla sua caricatura in "Ted Lasso", nota serie: "No quella è una brutta copia. È la mia versione cinese".
Cosa consiglia ai ragazzi che vogliono ripercorrere la sua carriera: "Dipende da quanto lontano vuoi arrivare. Io ho creduto nella disciplina e nel duro lavoro, che ripagano sempre. Quindi già in tenera età devi prepararti mentalmente perché quando arrivi sui grandi palcoscenici o mangi o vieni mangiato. Con i ragazzi di giovani di oggi devi prima conoscerli e poi spingerli".
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