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Di Stefano: “Ibra? Il Milan era abituato a presenze fisse come Maldini”

Zlatan Ibrahimovic RedBird AC Milan
Intervenuto su Sky Sport, Giuseppe Di Stefano ha parlato del Milan e del momento che vivono i rossoneri di Paulo Fonseca
Francesco Aliperta Redattore 

Intervenuto su Sky Sport, Giuseppe Di Stefano ha parlato del Milan e del momento che vivono i rossoneri di Paulo Fonseca: "Ibra oggi è il totem del Milan. Non c’era alla terza partita di campionato a Roma contro la Lazio: aveva già lasciato Milano credo 48 ore prima, il giovedì. Ibrahimovic non si è visto in queste settimane di lavoro a Milanello. Anche di confronto, permettetemi di dire. Dopo quello che è successo, l’evento del cooling break e in generale, era il momento dove l’allenatore aveva necessità di supporto da parte soprattutto della dirigenza".

Il noto giornalista ha poi continuato: "E al momento, ripeto e sottolineo al momento, non è confermata la presenza di Ibra neanche a San Siro nella partita tra Milan e Venezia. Il suo rientro a Milano dovrebbe avvenire comunque nei prossimi giorni, male che vada ci sarà contro il Liverpool. È chiaro ed evidente che si mischiano le cose: il campo e l’extra campo. Il Milan negli anni, nei tempi di Galliani e via con tutti gli altri dirigenti fino a Paolo Maldini e Ricky Massara, era abituato ad avere presenze fisse e costanti all’interno del mondo Milanello".


Infine, Di Stefano ha concluso: "Presenze che in maniera particolare all’allenatore alleggerissero i compiti non solo tattici ma anche e soprattutto legati magari a questioni comportamentali, come successo nella partita di dieci giorni fa all’Olimpico. È chiaro che l’idea di questa società è al momento un’altra: vivere con maggiore distacco quello che è l’ambiente sportivo. Se sarà una scelta vincente o no quello lo dirà solo ed esclusivamente il tempo". LEGGI ANCHE: Milan, Fonseca a rischio. Ma chi al suo posto? Sono 4 i nomi: ecco quali >>>

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