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L'intervista di Zlatan Ibrahimovic (attaccante AC Milan) alla 'CNN' | Milan News (Getty Images)
Zlatan Ibrahimovic, 41enne attaccante del Milan attualmente fermo per infortunio, ha parlato in esclusiva ai microfoni della 'CNN'. Ecco, dunque, le sue parole.
Sul suo momento personale: “Ho una grande passione per il mio gioco. Ora ho una situazione diversa con la mia età e con i compagni di squadra che ho, ma mi godo ogni giorno perché penso che, quando smetti di giocare a calcio, ti mancherà così tanto che non vuoi avere rimpianti dicendo che avrei dovuto continuare a giocare”.
Sui suoi compagni di squadra più giovani: “Sto cercando di rimanere al livello di questi giovani ragazzi lavorando sodo e di mantenere il ritmo”.
Sul possibile ritiro dal calcio giocato: “Voglio essere in salute e, fin quando sarò a quel livello, continuerò a giocare per vedere fin dove posso arrivare. Finché riuscirò a produrre risultati, continuerò a giocare. Il giorno in cui rallenterò, voglio che le persone intorno a me siano oneste e dicano che sta rallentando e allora sarò realista".
Sull’infortunio al ginocchio subito negli scorsi mesi: “Ho svuotato il ginocchio una volta a settimana per sei mesi. Antidolorifici ogni giorno per sei mesi. Ho dormito a malapena per sei mesi a causa del dolore. Mai sofferto così tanto dentro e fuori dal campo”.
Sulle motivazioni che ha nel giocare a calcio: “Penso che nel mio caso ho questa spinta, voglio migliorare ogni giorno. Ho la mentalità che se non lavoro abbastanza duramente, non mi sento bene. E penso che questo ti porta lontano, ti porta a un livello in cui sfidi il tuo corpo perché si tratta di sfidare te stesso. Fino a dove puoi arrivare? Fino a che punto puoi spingere il tuo corpo?”.
Sul primo infortunio al ginocchio subito al Manchester United: “È stato il mio primo infortunio importante, quindi tutto era nuovo per me. Quindi non sapevo bene cosa mi aspettava, cosa mi aspettava quando mi sono trovato in quella situazione. All'inizio avevo un po' di paura perché non sapevo se sarei potuto tornare o cosa sarebbe successo. Ma pian piano ho affrontato la situazione giorno per giorno. È stata più una questione mentale: dovevo mantenere la calma, avere pazienza e, diciamo, fare un allenamento noioso”.
Sulle differenze tra Premier League e Serie A: “I soldi portano possibilità. Ma questo lo rende eccitante anche perché diventa una sfida per i club italiani battere gli altri club stranieri ... siamo comunque giocatori professionisti e il pallone è ancora una cosa rotonda per tutti e stiamo facendo la stessa cosa". Rinnovo Leao, due ostacoli da superare: le ultime news >>>
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