Sulla stagione dell’Inter: "Molto positiva. La seconda stella al termine di un campionato dominato mitiga la delusione della Champions".
Sull'uomo simbolo: "Barella. È il primo che mi viene in mente, forse perché è ovunque in campo. Ma in generale è di tutti: Dimarco è l’interismo fatto a persona. Calhanoglu e Mkhitaryan hanno fatto una stagione stupenda. Lautaro è una forza della natura".
Se la seconda stella è anche merito suo: "Essendo una somma di scudetti mi fa piacere aver contributo". LEGGI ANCHE: Milan, Leao e Theo Hernandez. Tre partite deludenti. Serve ripartire
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