Su chi è più forte: "Simone più forte? Da ragazzini certamente, perché era un dribblomane tutto scatti e finte. Si passava la palla da solo e poi faceva gol. A 14 anni era alto un metro e 70. Ma, per Filippo, quel gol era il suo stesso sangue: con gli Esordienti ne segnava novanta all’anno. Eppure non pensavo che sarebbero arrivati così in alto, me li immaginavo al massimo in Promozione o in Eccellenza".
Sulla videochiamata dopo il derby: "Ma io piangevo come una fontana, solo mia moglie Martina è riuscita a parlargli".
"Una vita da milanista, ora tengo per l'Inter"
—Sul derby: "L’ho vissuto nel mio solito modo: da solo in stanza, tapparelle abbassate, nocino e sigaretta. A San Siro sarò andato tre volte in tre anni. Sono stato milanista per una vita, però adesso tengo per l’Inter, così come tenevo per la Lazio quando in ritiro si giocava a carte con Immobile e Peruzzi, il mio compagno fisso, grande Peru". LEGGI ANCHE: Milan, De Ketelaere verso la permanenza all’Atalanta? Le parole di Percassi>>>
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