INTERVISTE

Milan-Juventus, Leao vs Vlahovic ma non solo: Capello presenta la sfida

Daniele Triolo Redattore 
Fabio Capello, ex giocatore ed ex allenatore sia del Milan sia della Juventus, ha parlato del confronto diretto di sabato 23 alla 'rosea'

Fabio Capello, ex giocatore ed ex allenatore di Milan e Juventus, ha parlato della sfida tra rossoneri e bianconeri, in programma a 'San Siro' il prossimo sabato 23 novembre alle ore 18:00, in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan-Juventus, Capello: "Ecco chi si gioca di più a San Siro'

—  

Sui Milan-Juventus del suo passato:  «Sono passati molti più anni, ma non so perché ricordo meglio le sfide da giocatore. Milan-Juve del 1971 mi sembra ieri: vinciamo 4-1 a San Siro e Bettega segna di tacco. Se chiudo gli occhi, mi viene in mente anche il successo del 1995, quando allenavo i rossoneri, con reti di Simone, Weah e Del Piero per i bianconeri. Indimenticabile pure la vittoria del 2005, alla guida della Juve: assist in rovesciata di Del Piero e gol di testa di Trezeguet. David non perdonava. Vlahovic dovrebbe guardare i filmati del francese e di Ibra».

Su Dusan Vlahovic: «Dusan si muove molto bene in area e in certi aspetti ricorda Trezeguet. Deve migliorare nel gioco con la squadra e i movimenti di Ibrahimovic sono come un manuale del grande attaccante. Vlahovic sarà una delle chiavi di Milan-Juventus. Se il Milan insisterà con il fuorigioco esasperato, Vlahovic sarà determinante attaccando la profondità. Molto di Milan-Juve passerà da queste situazioni».

Su chi si gioca di più tra Milan e Juventus: «Il Milan. Chi esce sconfitto rischia di perdere anche l’ultimo treno per lo Scudetto. Vale per tutti, soprattutto per Fonseca. La Juventus è ancora imbattuta e dovesse vincere a San Siro lancerebbe un segnale forte a tutto il campionato. La classifica davanti è corta. Potenzialmente, per rosa e esperienza, la favorita resta l’Inter».


Capello: "Milan e Juventus in laboratorio. Per vincere servirà ..."

—  

Sul progetto di Paulo Fonseca nel Milan e su quello di Thiago Motta nella Juventus: «Milan e Juventus sono ancora due squadre in laboratorio. La squadra di Fonseca sembrava sbocciata al Bernabéu, poi a Cagliari è tornata indietro. Segna molto, ma subisce troppo. Thiago Motta ha la miglior difesa della Serie A e pian piano sta iniziando a trovare più gol. A San Siro mi aspetto che la Juventus gestisca gioco e possesso aspettando il momento giusto per sorprendere la difesa alta dei rossoneri con Vlahovic o con gli inserimenti di Koopmeiners. I bianconeri sono reduci da un derby dominato: ho visto la miglior Juve di stagione contro il Torino. A Fonseca per vincere servirà un Milan stile Bernabéu, più coperto e attento in fase difensiva».

Su quanto si sarebbe arrabbiato, fosse stato l'allenatore del Milan, per i gol subiti a Cagliari: «Con me sarebbero stati più attenti... La sensazione è che i difensori del Milan guardino troppo la palla e troppo poco l’uomo. E in area, come dico sempre, il pallone non entra se non c’è un avversario a spingerlo».

Sul campione che ha allenato in passato e che presterebbe ora al Milan di Fonseca e alla Juventus di Motta per il big match di San Siro: «Fonseca avrebbe bisogno di tutto il blocco difensivo: Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini. A Thiago presterei Trezeguet. O il Puma Emerson, gran giocatore».

"Ecco chi sceglierei tra Leao e Conceicao e tra Pulisic e Yildiz"

—  

Sul giocatore di Milan e Juventus per cui, da allenatore, farebbe una pazzia di mercato: «Reijnders e Koopmeiners. Non lo dico perché sono olandesi, ma perché sanno giocare a calcio e sono completi nelle due fasi. Reijnders si integra benissimo con Fofana: bella coppia. Koop è un top, adesso gli manca soltanto il gol: gli avrei trovato spazio anche nella mia Juve di Emerson e Vieira, magari più avanti. Koopmeiners come intelligenza calcistica ricorda Raul del Real Madrid: lo juventino è più potente, lo spagnolo era più goleador».

Su chi è meglio tra Rafael Leao e Francisco Conceicao: «Perché scegliere? Conceiçao a destra e Leao a sinistra: sono portoghesi molto diversi. Lo juventino non è veloce, però possiede qualità e dribbling ed è sempre fastidioso. Leao ha una potenza assoluta, ma per il momento ha sfruttato soltanto il 75% del suo potenziale: manca di continuità. Nelle ultime partite mi è parso in crescita e con la testa più libera, vediamo se si confermerà contro la Juventus. Thiago Motta dovrà fare attenzione al portoghese».

Su chi è meglio tra Christian Pulisic e Kenan Yildiz: «L’americano è più pronto, ma Yildiz ha talento e il futuro sarà suo».

Sulla Juventus che deve temere di più l'ex Álvaro Morata o il giovanissimo Francesco Camarda: «Morata nelle grandi partite e contro le ex squadre si esalta. Alla Juve lo conoscono bene e non saranno certo felici di trovarselo di fronte. Camarda è giovanissimo, però a Cagliari l’ho osservato attentamente e si è mosso bene. Bello vedere un 16enne nel Milan». LEGGI ANCHE: Milan, Tonali un rimpianto? Tifosi sicuri: “L’hanno svenduto. Dovrebbe …” >>>