Sull'affetto dei tifosi del Milan
—«Dal popolo rossonero mi sono sempre sentito amato, fin dal primo giorno. Ogni volta che vado a San Siro è una grande emozione sentire i loro cori e il loro affetto. Dopo la tragedia di agosto, il loro sostegno, quello del club e dei miei ex compagni mi ha dato una forza in più per camminare, per andare avanti».
Su Milan-Juventus
—«Una gara difficile da leggere perché arriva in un momento non ideale: le due squadre hanno avuto alti e bassi e si aspettavano qualcosa di più da questo inizio di stagione. Hanno avuto, diciamo, un po’ di instabilità a livello di gioco e risultati. Un big match così non ha un favorito. Il Milan a San Siro avrà il sostegno dei tifosi e questo può compensare la differenza di punti in classifica».
Sulla stagione rossonera
—«I rossoneri hanno cambiato allenatore, calciatori e sistema di gioco: era inevitabile una certa instabilità. Ci vuole tempo sia ai giocatori per assimilare i concetti del nuovo tecnico sia a Fonseca per conoscere la rosa. In tre mesi non è possibile sistemare tutti i problemi che c’erano lo scorso anno».
Sullo Scudetto
—«Il campionato è apertissimo e non vedo una squadra destinata ad andare in fuga: i rossoneri e i bianconeri possono vincere lo scudetto, a patto che trovino continuità di rendimento».
Quale è il vero Milan?
—«Spero quello del derby e del Bernabeu. Peccato non ci sia stata continuità di rendimento».
Milan, Serginho su Leao
—«Rafa è il più forte del Milan, quello che fa la differenza. Non capisco chi non ha pazienza: vedrete a maggio quante partite ci avrà fatto vincere. Non saranno poche... Bisogna togliergli un po’ di pressione».
Su Theo Hernandez
—«Vale lo stesso discorso fatto per Leao: cosa si aspetta la gente da un terzino sinistro? Cinquanta assist e dieci gol in una stagione? È reduce da quattro annate super e può starci che dopo l’Europeo non abbia iniziato al massimo».
Milan, Serginho su Emerson Royal
—«Emerson Royal a Madrid ha fatto molto bene contro Vinicius, mentre in A...».
Milan, Serginho sulla finale di Champions League a Manchester proprio contro la Juventus
—«La finale di Champions a Manchester quando ho segnato uno dei rigori della serie finale. La porta sembrava piccola piccola. Ancelotti, il migliore tecnico al mondo, ci ha preparato alla grande». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Possibile scambio con l'Empoli: i giocatori coinvolti
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