Sui compagni di squadra con cui ha legato di più: «Con un po’ tutti, ma in particolare con Moise Kean e Paul Pogba. Paul sta attraversando un momento difficile e io vado spesso a casa sua per essere sicuro che stia bene, è una grande persona. Anche Federico Chiesa e Dušan Vlahović mi hanno aiutato parecchio, poi naturalmente Weston McKennie è stato fondamentale. Lui porta costantemente un’energia positiva sia in campo che fuori».
Sul ruolo diverso che occupa nella Juve rispetto alla Nazionale: «Sto imparando un ruolo nuovo e questo per me è molto importante. Nella Juve gioco in una posizione più arretrata rispetto alla Nazionale, ma mi sto adattando bene. Con gli USA gioco nei tre dietro all’unica punta, con trequartisti di qualità come Pulisic e Gio Reyna, una posizione che mi piace molto. Dove mi trovo meglio? Se potessi scegliere preferirei giocare a sinistra con la possibilità di accentrarmi e cercare la conclusione. Ma capisco bene quali siano le esigenze della squadra».
Su come si trova negli schemi di Allegri: «So che qualcuno lo considera un difensivista, ma io la ritengo una buona cosa perché l’aspetto difensivo penso sia fondamentale per i successi di una squadra. Io so di dover fare progressi a livello difensivo ma posso portare in dote anche qualità e velocità nelle ripartenze per creare superiorità numerica. Sono convinto che crescerò molto grazie ad Allegri».
Sui problemi avuti nel trasferimento nel calcio italiano: «Sicuramente a livello tattico in Italia i dettagli vengono curati molto di più. Rispetto al Lilla le cose sono decisamente cambiate, non solo sto imparando un nuovo ruolo, ma anche il lavoro quotidiano sul campo è molto diverso. Però sono molto contento e poi in Italia mi trovo benissimo. Onestamente io mi sento un po’ italiano, considerato il legame che la mia famiglia ha con questo Paese e mi piace tantissimo la qualità della vita, e ovviamente il cibo …».
Sugli obiettivi che si è fissato in questa stagione: «Poter aiutare la squadra nel modo migliore. Mi sto adattando sempre di più al mio nuovo ruolo e voglio continuare così. La settimana scorsa nel derby penso di aver fatto bene, ecco mi piacerebbe poter dare una mano per vincere il più possibile, magari restando in campo 90’ proprio come contro il Torino».
Sul suo pensiero sul caso di Nicolò Fagioli: «A dire il vero non ne so molto ma sono convinto che la società gestirà questa situazione nel modo migliore possibile. Ovviamente spero che alla fine Fagio possa uscirne bene». Cardinale: "Scudetto, Champions, stadio e Ibra: vi dico tutto" >>>
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