Su Thiago Motta, che poteva andare al Milan:
—"Credo che stia bene dove sta, e che la Juve abbia fatto la scelta giusta".
Sulla stagione rossonera:
—"Al Milan sta mancando la continuità. Una squadra che deve lottare per lo Scudetto occorre che sia più costante e deve saper vincere anche le partite 'sporche'. Non vedo colpevoli singoli, ma colpe collettive, a partire dalla fase difensiva. Ora direi che un po' la quadra l'hanno trovata".
Sullo Scudetto:
—"Se il Milan può ancora lottare? Assolutamente sì, quelle sei sono ancora lì, e c'è quella partita in meno...".
Sulla gestione dello spogliatoio:
—Dentro gli spogliatoi ci sono sempre state problematiche da risolvere, è capitato anche a me. L'allenatore se ne faceva carico e le risolveva all'interno del gruppo. Nello specifico di Theo Hernandez e Leao, soprattutto per quanto riguarda Rafa, messo da parte in alcune partite, ci può stare. A me Fonseca è piaciuto in questo tipo di gestione. Leao, dopo la strigliata, ha fatto grandi partite. Per un allenatore ciò che conta è il gruppo. Se s'inizia ad incrinare la credibilità all'interno del gruppo, poi è difficile recuperarla. Theo Hernandez e Leao sono quelli con più talento nel Milan, quello che manca per essere dei fuoriclasse è la continuità. Non puoi fare la differenza solo ogni tanto. Devono prendere esempio da Del Piero, Pirlo, Seedorf, che erano sempre sul pezzo".
Sulla Champions League:
—"Per Milan e Juventus, superare la fase-campionato è il minimo sindacale, visto il valore delle due rose. Magari anche nelle prime otto, perché no".
Su Ibrahimovic, ora consulente del Milan.
—"È un ruolo complicato e ora è ancora presto per dare giudizi. Però lo vedo bello carico, anche se magari deve ancora completare il passaggio mentale da giocatore a dirigente".
Sulla Juve, a San Siro senza Vlahovic:
—"Dusan è un’assenza importante, rimpiazzarlo con Weah è la scelta migliore che si può fare oggi. O magari Yildiz".
Su Kenan Yildiz:
—"Io l’ho sempre visto fare la differenza più da laterale, sulla trequarti, che in mezzo. Il problema è che non gli si può chiedere di coprire tutta la fascia".
Su Koopmeiners:
—"Fin qui non è stato lo stesso giocatore che abbiamo visto a Bergamo perchè è difficile ripetere una stagione così strepitosa. Serve ancora un po’ di ambientamento, si adatta benissimo all’idea calcio di Thiago".
Su Thiago Motta, suo ex compagno di squadra al Barcellona:
—"In campo era molto intelligente e tattico: piede e qualità, qualcosa che sta riportando nel ruolo da allenatore. Ora, poi, lo vedo molto più calmo e riflessivo. Mi piacciono la sua serenità e il sangue freddo. In campo era sicuramente più fumantino…".
Su Cambiaso e Conceiçao, gli esterni bianconeri:
—"Cambiaso mi piace molto per lo spirito, ha iniziato dalla D ed è un esempio per tutti. È cresciuto in qualità negli ultimi anni ed è molto duttile, può giocare sia alto che basso. È una risorsa per la Juve e per l’Italia. Conceiçao mi piace proprio come tipologia, quei giocatori rapidi e veloci che ti possono cambiare la partita. È un’idea di calcio che a me piace quella di avere gli esterni forti a piede invertito. La Juve e Giuntoli dovranno fare il possibile per portarselo a casa. Se sta bene, fa la differenza".
Sugli esterni di Milan e Juventus:
—"Sulle fasce sarà una bellissima sfida, mi piace molto come prospettiva, è interessante, è intrigante. Theo Hernandez e Leao formano una catena che offre tanto estro, lo stesso vale per Conceiçao, e anche Pulisic è in un momento ottimo, così come Cambiaso".
Sulla partita di sabato:
—"Speriamo sia come Inter-Juve... Bisogna solo capire quanto entrambe avranno paura di esporsi". LEGGI ANCHE: Milan, Leao al Barcellona? Ecco perché Rafa direbbe di sì ai blaugrana >>>
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