In cosa può migliorare crescere ancora: "In tutto! Posso essere ancora più deciso, soprattutto nei duelli aerei, e posso sempre leggere meglio le partite. Questo fa la differenza ad alto livello"
Su dove vuole giocare: "Per essere perfetto devi saper giocare ovunque. Ti aiuta tantissimo: se vuoi essere titolare in un grande club, devi poter aiutare la squadra dove ne ha bisogno"
Sullo stile di gioco: "Devi essere aggressivo sia in fase offensiva sia in fase difensiva, devi avere la volontà di comandare il gioco e non di subirlo. Questo tipo di calcio mi piace tantissimo"
Sul Mondiale 2006: "Ricordo che siamo andati a casa dei miei cugini, eravamo tanti bambini, c’erano tre o quattro famiglie tutte insieme, un ambiente bellissimo. La finale era alla sera, ma siamo andati là già alle tre del pomeriggio. È stata l’unica partita di quel Mondiale che ho visto veramente, dal primo all’ultimo minuto, ero piccolo, avevo solo sei anni. Non capivo tutto, ma ricordo la sensazione di vedere tutti i miei parenti con un po’ di paura, tensione, eccetera… Lì ho capito che il calcio è una cosa che ti fa sentire vivo. Forse è per questo che sono diventato un calciatore". LEGGI ANCHE: PM NEWS - Milan, passi avanti per Güler
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