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Il saluto speciale a Simon Kjaer: l’omaggio commosso di Ibrahimovic

Redazione
L’addio al calcio di Simon Kjaer non ha lasciato indifferente il mondo del pallone. Ecco l'omaggio commosso di Zlatan Ibrahimovic

L’addio al calcio di Simon Kjaer non ha lasciato indifferente il mondo del pallone. Oltre al tributo ufficiale del Milan, che ha celebrato il difensore danese con un video delle sue migliori giocate, un toccante messaggio è arrivato da un suo ex avversario e compagno di squadra, Zlatan Ibrahimovic, che ha voluto omaggiare Kjær con parole ricche di stima e affetto.

“Simon, mio amico danese, cosa combini? Voglio ringraziarti per tutte le volte in cui abbiamo giocato uno contro l’altro. Grandi duelli, grandi partite. Ho imparato molto da te e mi hai sempre reso le cose difficili”, si legge nel messaggio condiviso sui social.

Il saluto prosegue mettendo in luce non solo il calciatore Kjær, ma soprattutto l’uomo: “Voglio ringraziarti per aver avuto la possibilità di conoscere Simon Kjær, la persona. Che persona fantastica. Un leader premuroso e con un grande cuore”.

L’ex compagno di squadra ha poi ricordato i momenti condivisi sul campo, sottolineando la soddisfazione di aver giocato insieme, dopo anni passati da avversari: “Hai avuto una carriera straordinaria. Te la sei guadagnata con il duro lavoro. E alla fine siamo riusciti a giocare insieme. Abbiamo vinto. Abbiamo condiviso sudore e gioia. Abbiamo alzato un trofeo insieme”.


Parole che testimoniano il grande rispetto di cui Simon Kjær gode non solo tra i tifosi e i club in cui ha militato, ma anche tra i suoi colleghi. Il messaggio si chiude con un augurio sincero: “Ti auguro tutto il meglio. Sei il migliore. In bocca al lupo per tutto”.

Simon Kjaer lascia il calcio giocato con una carriera ricca di successi, ma soprattutto con il rispetto e l’affetto di chi ha avuto il privilegio di incrociare il suo cammino. Il suo esempio, fatto di determinazione, professionalità e grande umanità, resterà una fonte di ispirazione per il calcio di oggi e di domani. LEGGI ANCHE: Van Basten, i ricordi di Tassotti: “Era speciale”. Poi un aneddoto shock