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Simon Kjaer (difensore AC Milan), qui durante Milan-Genoa 2-1 (Serie A 2020-2021) | News (Getty Images)
Un grande risultato per Simon Kjaer e per il Milan: il danese classe 1989 è arrivato diciottesimo nella classifica per il Pallone d'Oro. Dopodiché, ha parlato ai microfoni di Sky, ecco tutte le sue dichiarazioni: "È stata una serata speciale per me, la porterò con me per tutta la vita. Però è una cosa con cui piano piano voglio chiudere. È stato un incidente nell'Europeo, molto personale, ma piano piano voglio portarlo via. Con rispetto per tutti, ma piano piano devo chiudere. Ringrazio tutti per i pensieri, da tutto il mondo. L'unica cosa importante è che Eriksen stia bene. Poi la vita continua, cominciamo ad avere il focus concentrato sul campo. Io cercherò di parlarne sempre di meno. Però comunque grazie. Secondo me è giusto abbia vinto Messi, è un campione. Siamo fortunati ad aver avuto un giocatore come Messi, tutti parlando di Maradona e Pelè, ma la mia generazione non li ha mai visti. Lui ha vinto sette Palloni d'Oro. È il momento più bello della mia carriera. Essere diciottesimo, semifinale agli Europei, aver aiutato il Milan a tornare in Champions, ora stiamo giocando per lo Scudetto. Ho visto la mia carriera sempre come un percorso di crescita. A Bergamo c'erano questioni tattiche e tecniche, non ho mai mollato e mai avuto dubbi sulle mie forze come calciatore o persona. Non è una sorpresa per me essere qua. Però anche per essere qua ci vuole una capacità mentale. Sono piccole cose durante una carriera che fanno la differenza. Ho avuto tanti grandi allenatori, ma ora ho un allenatore che mi fa fare al meglio il mio lavoro. Sono sempre stato meglio con questi allenatori. La squadra mi ha dato una mano e siamo cresciuti insieme. Poi l'esperienza e anche il momento in famiglia, con mia moglie e i miei bambini. Siamo contenti e felici della vita a Milano, siamo sereni. Ora sono cresciute le aspettative sulla squadra. È colpa nostra che facciamo le interviste, perché diciamo di voler migliorare dall'anno scorso e significa Scudetto. Però siamo cresciuti e se non abbiamo questo obiettivo rischiamo di rimanere fermi. Ci deve sempre essere pressioni per vincere. L'Atletico aveva perso due partite in casa. Peccato per il Sassuolo, per fortuna si gioca mercoledì così possiamo rifarci. Con il Liverpool si vince, assolutamente. Era difficile pensarlo, speriamo che sia una serata fantastica a San Siro con i nostri tifosi. Per lo Scudetto il favorito dipende da che squadra tifi. Io tifo Milan e dico Milan. È una domanda difficile, ma il Milan è la più forte. Devo credere in questo, ogni giorno e al 100%. Dobbiamo preoccuparci di tutte e tre, anche se non è vero. Dobbiamo preoccuparci di noi stessi, migliorando ogni partita. Dipende solo da noi. L'episodio di Eriksen mi rimane nel cuore, ma io piano piano devo lasciare con tutto il rispetto per le domande e ciò che c'è dietro di me. È una cosa personale. È finita bene, ma altrimenti non sarei stato qui a parlare. Christian sta bene ed è quello che è importante. Siamo stati bravi a qualificarci ai Mondiali, continuando la strada fatta nell'Europeo. A marzo vediamo chi passa, spero ovviamente l'Italia, come sempre la tifo. Ho parlato un po' con Donnarumma anche..." Queste intanto tutte le notizie più importanti di oggi >>>
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