MILAN NEWS

Milan, Lazza: “Maignan fenomeno. Theo Hernandez pensavo fosse…”

Stefano Bressi

Lazza, famosissimo rapper e tifoso del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha parlato del suo tifo e di alcuni giocatori.

Ormai prima di ogni partita del Milan tutto San Siro canta Cenere di Lazza, famoso rapper e grande tifoso rossonero. È stato sentito dai colleghi di RMC Sport, a cui ha parlato della propria passione, ma anche di alcuni singoli e di sogni di mercato. Ecco le sue parole.

Su Maignan: “È un fenomeno, l’ho scoperto quando è arrivato al Milan, ma è un maestro veramente, super forte. Gli ho visto fare parate incredibili, salvare situazioni complicate. Mi sembra un super giocatore. Essere il numero uno della nazionale è un grosso status, gli farà bene”.

Su Giroud: “È forte, forte vero. C’è anche un coro della Curva per Giroud, i tifosi sono particolarmente affezionati”.

Su Theo Hernandez: “Lo conosco personalmente, ci siamo beccati qualche volta. Ho scoperto di recente che fosse francese, pensavo fosse spagnolo. Ci ho parlato non sembra che abbia l’accento francese, pensavo proprio che fosse spagnolo. Anche lui è un grande giocatore. La cosa che mi ha fatto ridere con Theo Hernandez è che un pomeriggio ho visto una sua storia su Instagram e aveva il mio stesso orologio custom. Gli ho risposto che ce l’avevo uguale, e da lì abbiamo chiacchierato un po’. Poi l’ho beccato anche in altre situazioni”.

Mbappé ha detto che in Italia giocherebbe solo al Milan: “Va bene, ha detto una bella cosa. Speriamo, lo aspettiamo. Da noi si parla di Mbappé, mi piace perché mi ci rivedo in quella roba. Anche io nel mio campo sono la stella del momento, è bello vedere che un giovane viene rispettato da tutti, da gente di età diverse. Immagino che in Francia tutti lo seguano e lo rispettano, vedono un giovane che se lo è guadagnato. Ho fatto lo stesso percorso in Italia, posso capire che stia vivendo un bel momento ed è una bella sensazione”.

Su Rafael Leao: “Sono abbastanza amico di Rafael Leao, che fa musica anche lui oltre che giocare a pallone. Ci sentiamo, ci vediamo quando si può. Quando riusciamo, nel fine settimana quando il Milan vince di solito ci andiamo a mangiare qualcosa insieme, oppure è capitato anche di andare a trovarlo a casa. Fa quella che in Italia chiamiamo trap, suona bene. Secondo me ce l’ha. Non capisco purtroppo la lingua perché il portoghese per me non è facile da capire, però musicalmente funziona bene”.

Come è diventato tifoso: “È una cosa generazionale. Mio nonno era tifoso del Milan, mio padre è tifoso… Si tramanda di generazione in generazione, sono cresciuto così e alla fine mi sono affezionato”.

Se parla del Milan nelle canzoni: “Più che del Milan è capitato che facessi riferimento alla Curva Sud, che è la zona dello stadio in cui vado a vedere le partite più volentieri, perché è la zona un po’ più calorosa. È più divertente guardarla lì che in zona VIP”.

Sul fatto che la Curva canta le sue canzoni: “Diciamo che è stato un po’ inaspettato, vado allo stadio ospite del Milan per vedere la partita di Champions League, sono sceso giù per fare un paio di foto e nel mentre è partito il mio pezzo e la Curva ha iniziato a cantarlo. È stato del tutto inaspettato e figo. Sono stato sorpreso e contento”.