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Rafael Leao, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Dopo la vittoria in Supercoppa italiana, i rossoneri tornano a giocare a San Siro, domani in campo contro il Cagliari. Il portoghese ha parlato del cambio di Sergio Conceicao, dell'addio di Paulo Fonseca e della voglia di vincere. Ecco le sue parole.
«I miei gemellini. Sono diversissimi tra loro, si vede già dai primi mesi: Thiago è più agitato, Leonardo è come me, dorme tanto, è calmo e tranquillo, gli piace osservare. Sarà un ragazzino bravo a stare al suo posto. I miei figli sono la mia forza, la cosa più bella del mondo. Volevo essere padre prima dei 25 anni e loro sono arrivati al momento giusto. È un’esperienza incredibile ma anche difficile perché non riesco a vederli ogni giorno. Ho l’esempio del mio papà che mi è sempre stato vicino. Speriamo che almeno uno dei due diventi un calciatore...».
«Non penso a me. L’immagine più forte che mi porterò dentro da Riad è quella di tutto il gruppo che festeggia il gol di Abraham. Un momento di gioia condiviso. Un ricordo che mi resterà per sempre e che certo racconterò ai miei bambini».
«Ha portato energia e una nuova mentalità. Così siamo arrivati a vincere la Supercoppa e farlo è stato importante per tutti. Per noi che siamo qui da tanto tempo e per i nuovi, che così hanno capito cosa significhi alzare un trofeo con il Milan. Io qui ho già conquistato uno scudetto, che è la cosa più grande da vincere dopo la Champions, ma con le parole non sono mai riuscito a descrivere cosa avevo provato. Adesso certe sensazioni le hanno provate tutti e dobbiamo andare avanti su questa strada. Vincere un derby in quel modo è stato stupendo: ci ha ricordato che siamo sulla strada giusta per mettere in bacheca altri titoli importanti». VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA
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