Sul suo talento: “Mi sono accorto di essere più forte degli altri quando ero piccolo: giocavamo tra bambini, ma io facevo cose diverse rispetto agli altri. Poi a 18 anni, quando sono arrivato in prima squadra, lì nella mia testa ho pensato: forse posso arrivare a un grande livello nel calcio”.
Sull’importanza della musica nella sua vita: “Un giorno mio padre è venuto a casa con un cellulare: ci potevo scaricare la musica e ascoltarla con i miei amici. Ha cambiato la mia vita in modi che nemmeno potevo immaginare, a quei tempi. Oggi per me scrivere è fondamentale: lo faccio tutti i giorni, mi fa esprimere i feelings che ho dentro”. LEGGI ANCHE: “Milan, può diventare una bella primavera se …”: i consigli di Sacchi a Pioli >>>
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