Sulle panchine 'motivazionali' per il numero 10 rossonero: «Se hai un grande calciatore in rosa devi metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. A volte ci sta il turnover per spronarlo, ma senza arrivare al masochismo».
Su Leao in campo da titolare in Monza-Milan di sabato: «A dire il vero me lo sarei aspettato anche contro il Napoli. Avrebbe certamente creato pericoli a sinistra, e magari poteva essere chiesto un sacrificio in più in copertura a qualcun altro. C’è Morata che già corre come un disperato. Contro il Napoli Leao ha sempre fatto grandi partite, e se sta bene bisogna tenerlo in campo il più possibile. Se non sta bene è un altro discorso. Ma il più forte della squadra, se può, deve giocare».
Su Leao che potrebbe andare bene anche senza pensare alla fase difensiva: «L’allenatore deve recuperarlo a pieno. Da qui a fine stagione deve passare il tempo in campo e non in panchina. Poi le caratteristiche sono caratteristiche, non vedremo mai Leao ammazzarsi in scivolate difensive. I comportamenti sono un’altra cosa ed è giusto che Rafa abbia l’atteggiamento giusto. Ma non è e non sarà mai un giocatore generoso, è una questione di indole. Morata lo è e lo è sempre stato, lui no. Ci sono giocatori, spesso con quelle stesse caratteristiche, che hanno un atteggiamento un po’ così. Mi viene in mente Cassano, uno a cui devi stare addosso».
"Ogni tanto Rafa esagera, è fastidioso per i tifosi. Ma ..."
—Sull'atteggiamento di Leao, sul quale Paulo Fonseca potrebbe lavorare: «Certamente sì. Ogni tanto Rafa esagera, dà la palla indietro a due all’ora con la testa ciondolante: è fastidioso per i tifosi. Quel tipo di passaggio puoi farlo anche più veloce e con un altro atteggiamento. Rientra nei compiti dell’allenatore convincerlo a fare le cose in un certo modo. Possono spronarlo anche i compagni e lui stesso, che non è stupido, prima o poi lo capirà».
Su Fonseca che potrebbe coinvolgere di più Leao nel suo gioco: «Mi aspettavo una maggiore sintonia tra i due, parlando la stessa lingua credevo che il rapporto fosse facilitato. Va detto anche che il tema Leao “copre” gli altri problemi. Il principale per me è un altro: troppi gol presi. Non puoi pensare di vincere le partite segnandone sempre uno in più. I gol subiti sono troppi per una squadra con quelle ambizioni. Anche perché sono spesso gol banali, si lasciano autostrade in mezzo o passaggi facili per gli avversari. E un altro problema: non c’è un vero sostituto di Theo. Con tante partite a disposizione, era una necessità. Peccato perché, alla fine, contro il Napoli, la squadra si era anche espressa bene. Se Fonseca si è “giocato” tutti gli errori all’inizio, non potrà che migliorare. Ma basta regali agli avversari: tempo per recuperare c’è».
Su Milan-Napoli con Leao dall'inizio che sarebbe potuta essere tutt'altra partita: «Rafa avrebbe potuto sfruttare la sua velocità. Anzi, dico che in generale dovrebbe farlo ancora di più, specie quando non ha la palla. Troppo spesso la vuole solo tra i piedi. Ha la capacità di saltare l’uomo con facilità, dovrebbe involarsi senza palla e tirare a un tocco, rinunciando a tutta quella serie di dribbling. Deve completarsi: così farebbe ancora più paura agli avversari». LEGGI ANCHE: Milan, guarda Conte: il reale motivo per cui RedBird non lo ha considerato >>>
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