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INTERVISTE

Leao: “Nella storia del Milan vincendo l’Europa League. Su Pioli …”

intervista Rafael Leao AC Milan Sky Sport
Rafael Leao, attaccante del Milan, ha parlato a 'Sky Sport' nel giorno di Capodanno. Ecco, dunque, la seconda parte delle sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Rafael Leao, attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva per 'Sky Sport' nel giorno di Capodanno. Ecco, dunque, la seconda parte (LEGGI QUI LA PRIMA) dell'intervista al numero 10 rossonero.

Milan, Leao si confessa a 'Sky Sport': seconda parte dell'intervista!

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Sulla canzone che caratterizza i suoi ultimi cinque anni: "'Not Afraid' di Eminem. Mi piacciono ritmo e parole. Non ho avuto paura di poter vincere e di far vedere a tutti le cose che potevo fare. Ho dovuto aspettare il momento di crescere e di avere le giuste opportunità".


Sul suo rapporto con Stefano Pioli: "All'inizio è stata una relazione un po' strana. Io sono una persona che deve parlare della cosa giusta subito. Se mi parli 30' non ti ascolto. Anche il suo approccio era un po' aggressivo, io sono un ragazzo più tranquillo che non parla molto. Quindi quando le persone si avvicinano a me devono essere tranquille. Poi secondo me lui ha capito quello ed è cambiato. Mi chiamava alle volte per sapere come stesse la mia famiglia, come mi sentivo, se avessi bisogno di qualcosa. Ma anche per come mi sentivo meglio in partita, sui movimenti che mi piaceva fare. È partita un'altra relazione, tra papà e figlio si può dire. La sua fiducia è molto importante per me, cerco sempre di non fare una brutta figura perché lui merita il meglio. Mi ha aiutato a crescere come uomo e nel senso di responsabilità. Mi dice sempre la cosa giusta. Non sta tutti i giorni a parlare della stessa cosa. Poche volte, ma preciso. È una persona molto importante per me".

Sul suo rapporto con Zlatan Ibrahimović: "Lui è diverso. Quando facevo le buone partite non mi diceva niente. Invece quando sbagliavo un passaggio, quando facevo brutte partite, allora interveniva. Era una pressione buona, perché era mio compagno. Quando sai che una persona ti parla e ti dice come devi fare è perché ti vuole bene. Non lo prendevo in modo negativo. I consigli di Ibra mi hanno aiutato. Con il suo ritorno mi aiuterà di più. È una persona importante per tutti, per il Milan. Abbiamo una persona così vicino".

Sulla possibilità di vincere ancora lo Scudetto: "Il campionato è ancora lungo. Per vincere il campionato, però, non possiamo lasciare punti con le partite fatte bene. Abbiamo avuto partite in cui abbiamo fatto un gran lavoro ma dove non siamo riusciti a vincere. Bisogna vincerle tutte. E quando non ci si riesce, almeno pareggiarle ...".

Sull'obiettivo della vittoria dell'Europa League: "Il Milan non ha mai vinto un'Europa League. Ibra l'ha già vinta e ci porterà la sua esperienza di vincere le partite in Europa League. Siamo pronti. Anche tutti i miei compagni hanno la possibilità di vincere un trofeo che il Milan non ha mai vinto. Se lo vinciamo - anche se ora è ancora presto per dirlo - saremo un gruppo diverso dagli altri. Se vinciamo l'Europa League, siamo nella storia del Milan".

"Capii che avremmo vinto lo Scudetto al gol di Tonali contro la Lazio"

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Su quando ha capito che avrebbero vinto lo Scudetto nel 2022: "Nella partita contro la Lazio, con il gol di Sandro Tonali. È stato un momento di squadra. Non abbiamo mollato fino alla fine. Quella partita era destino. Perché dopo aver vinto quella partita, beh, le altre dovevamo vincerle per forza".

Sul rinnovo: "Loro  sapevano che volevo rimanere al Milan, anche per il progetto sportivo. Volevo rimanere per un altro anno di crescita, per poter fare vedere le cose che potevo fare e per gli obiettivi collettivi: vincere qualcosa di importante. Una questione pratica. Non era una roba che si poteva trattare a un giorno all'altro. Dovevo aspettare. Quando tutto era pronto ho preso la penna e firmato".

Sulla canzone che lo fa pensare al Milan: "Quella che mettono allo stadio, 'Sarà perché ti amo', ma non ne so le parole".

Su quando diventerà papà: "Bella domanda, non lo so. È una cosa che voglio, sì, ma aspetto di trovare una buona ragazza. Ho un grande papà e una grande mamma, quella è una cosa importante, ma voglio essere un papà giovane. Vediamo, non so".

Sui piatti che preferisce della cucina italiana: "Carbonara, lasagna, pizza, risotto, cotoletta anche".

Sul parlare milanese: "Sì, so parlarlo! Milán l'è un gran Milán!".

Sugli obiettivi personali in calcio e musica, Pallone d'Oro e Disco di Platino: "La musica non la voglio portare così in alto. Mi piace, ma è più un hobby. Voglio solo esprimermi. Nel calcio è chiaro che mi pongo un obiettivo, ma dipende da quello che faccio in campo e da quello che riesco a vincere dal punto di vista collettivo. Senza uno Scudetto, un'Europa League, una Champions League non puoi competere con gli altri. Prima la mia squadra, prima gli obiettivi collettivi importanti, poi in campo quello che faccio al punto di vista individuale: gol, assist e trofei". LEGGI ANCHE: Curva Sud Milan, le 5 coreografie più belle del 2023 >>>

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