Cosa ricorda di quei giorni? "Sono stato in coma, e quando mi sono risvegliato parlavo come un bambino. I giorni passavano, io recuperavo con fatica, ero rallentato e non me ne accorgevo. La lentezza l’avevo anche quando tornai in campo, mi servì del tempo ma diventai di nuovo fortissimo, anche se ormai c’era quel luogo comune: “Lentini non è più lui”. Fesserie".
Davvero dentro di lei non era cambiato niente? "Veramente, qualcosa sì: avevo perso la voglia di lottare. Mi scoraggiai tantissimo quando Capello mi escluse dalla finale di Coppa dei Campioni del ’95 a Vienna, tra Milan e Ajax. Stavo benone e fu un colpo molto duro, un bivio. Posso dire che la mia carriera sia finita quel giorno". LEGGI ANCHE: Milan, a giorni l'annuncio del ritorno di Ibrahhimovic | PM News >>>
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