Sulla scelta: "Se lo rifarei? Credo di sì. Ho conosciuto un mondo nuovo, l’Arsenal mi ha messo nelle condizioni ideali di crescere come ragazzo e calciatore. Dandomi delle opportunità che in Italia ancora oggi non ti concede quasi nessuno".
Un esempio: "Se hai qualità, all’estero a 17 anni ti alleni sempre in prima squadra, ti concedono delle chances appena possibile, poi dipende da te, ovviamente serve anche un po’di fortuna".
Sull'Italia: "La mentalità è tutta sbagliata, a 18 anni inizi un biennio in Primavera, poi magari vai in prestito, poi si vedrà. Io non consiglio ai ragazzi di andare via dall’Italia, ma quando lo fanno li capisco, da noi c’è troppa pressione e non si dà mai il tempo di sbagliare".
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