INTERVISTE MILAN

Milan, Maignan: “Ho lavorato molto, voglio lasciare un segno nella storia”

Matteo Boninsegna
Intervistato da GQ Italia, Mike Maignan, estremo difensore del Milan, ha toccato vari argomenti. Le sue parole

Intervistato da GQ Italia, Mike Maignan, estremo difensore del Milan, ha toccato vari argomenti, anche extra-campo. Le sue parole.

Sul suo modo di giocare: "Non mi sento un portiere spettacolare: cerco di fare le cose nel modo più semplice possibile".

Sul quale sia la sua miglior qualità: "La mentalità".

Sulla sua filosofia: "La mia filosofia, scritta anche sui miei guanti e sui miei scarpini, è 'foi discipline travail patiente et humilité'. Significa 'fede, disciplina, lavoro, pazienza e umiltà': è questa la mia mentalità quotidiana".

Sulle sue aspettative: "Ho lavorato molto duramente per essere dove sono oggi. Quindi sì, in un certo senso mi aspettavo di raggiungere questi livelli. E credo nel duro impegno quotidiano, ho fiducia nel mio lavoro".

Sul fatto se lui si senta il miglior portiere al mondo: "Non ti dirò di no… (ride, ndr). Ci sono un sacco di portieri molto forti in circolazione, per questo continuo a lavorare sodo. Io comunque guardo solo me stesso: conosco le mie potenzialità, il meglio che posso dare".


Sui suoi valori: "Sono una persona sicura di sé e un gran lavoratore, ma allo stesso tempo la famiglia è per me estremamente importante. Penso che ci sia un momento per tutto nella vita e bisogna trovare l’equilibrio giusto per essere performanti e allo stesso tempo dedicare del tempo ai propri cari, perché è anche per loro che faccio tutto questo. Ho un obiettivo da raggiungere e resto concentrato, è la cosa più importante".

Sugli obiettivi: "Ho molti sogni che vorrei realizzare, ma soprattutto vorrei raggiungere il massimo livello nel calcio, superare i miei limiti e lasciare un segno nella storia".

Sul calcio a Parigi: "C’è un lavoro incredibile degli allenatori parigini e i giovani sono sui campi fin da piccolissimi. E c’è una grande mentalità: tutti vogliono vincere".

Sullo scudetto vinto nel 2022: "L’atmosfera durante la parata con tutti i tifosi, quando abbiamo sfilato per la città con il bus, è stato un momento straordinario e unico. Al Milan ho trovato dei compagni di squadra e dei tifosi incredibili. Una famiglia. Qui vorrei vincere il maggior numero possibile di titoli".

Sul modo di vedersi in campo: "Sono un portiere moderno. ma per essere un buon portiere è necessario saper mixare nuova e vecchia scuola. Modernità e vecchio gioco sono gli ingredienti per ottenere la migliore combinazione".

Sulla moda, altra sua passione: "Ho uno stile classico e contemporaneo. Da qui la mia collaborazione con Missoni, che è un marchio elegante, ma allo stesso tempo unico e molto ricercato. Attraverso la collaborazione ho potuto esprimermi, dare il mio parere, mi hanno permesso di scegliere i materiali. Per Missoni ogni dettaglio conta e lo stesso vale per me: ecco perché la collaborazione funziona alla grande". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Buongiorno nome caldo: la strategia della dirigenza>>>

 


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