Sulla soluzione che avrebbe lui per combattere il razzismo: «Occorre che più giocatori trovino il coraggio di Maignan. A parlare e a esporsi devono essere tutti, non sempre e solo quelli di colore. L’esclusione a vita di quel tifoso dallo stadio dell’Udinese decisa dal club è un gesto molto importante. Dopo di che, dico partita persa a tavolino al primo episodio. Senza aspettare gli annunci dello speaker».
Su Maignan: «Gli ho scritto due volte, è un ragazzo fenomenale. Lo posso aiutare, stiamo lavorando per cambiare le cose. Se lo vorrà, andrò a trovarlo a Milanello, perché ha bisogno di una mano. Anche se magari dice di stare bene, non sai mai come una persona poi reagisce nel suo intimo».
"Al Milan avere uno come Ibra può aiutare tantissimo"
—Sui social che non aiutano - eufemismo - nella lotta contro il razzismo: «Sono il terreno dell’odio. Chiunque può insultare in modo violento. Un giocatore nero che vede sotto il suo profilo la faccia di una scimmia va a casa e ci sta male. Non sono tutti forti come Zlatan Ibrahimović».
Su quanto può servire Ibra, in casa Milan, sul tema razzismo, visto che in passato anche a lui è successo spesso: «Ha esperienza e mentalità, avere uno come lui ti aiuta tantissimo. In generale, penso che in questo momento sia la figura più importante nel Milan: riesce ad essere un bel collante tra squadra, allenatore e società». LEGGI ANCHE: Mercato Milan, nomi e strategia di Moncada per rifare la difesa >>>
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