Sulla decisione dell'Udinese di espellere per sempre i razzisti dallo stadio: «Io sono per il perdono. Da cattolico dico che è importante dialogare e perdonare».
Sui progetti allo studio nella lotta al razzismo: «Attività qui, con le scuole, le società sportive. E far capire cos’è Udine che ha 64 etnie. Il 14% degli abitanti non è di origine italiana. I bandi per i contributi alle società sportive premiano chi favorisce antidiscriminazione e inclusione. Qui pensiamo ai diritti della persone, la discussione è di livello alto. Un caso internazionale, un messaggio internazionale. E anche dalla Francia ci hanno applauditi».
Su Udinese-Monza del 3 febbraio a porte chiuse: «Mi allineo alle decisioni del Giudice e prendo atto. Con l’auspicio che però questa sia una misura applicata sistematicamente. E’ giusta la tolleranza zero, meno giusto fare di Udine un capro espiatorio». LEGGI ANCHE: Mercato Milan, nomi e strategia di Moncada per rifare la difesa >>>
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