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Paolo Maldini, dirigente del Milan, è intervenuto nel corso del programma 'Muschio Selvaggio' e ha rilasciato una lunga intervista toccando tanti temi interessanti. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
SACCHI-ANCELOTTI-CAPELLO – "Si differenziano per il carattere. Sacchi non ha giocato a calcio. Non dico avesse timore, ma magari aveva una maniera d’approccio diversa rispetto a quella di un grande ex calciatore. E’ stato molto difficile anche perché è cambiato il metodo di lavoro: con Sacchi ci ha ammazzato. C’erano meno conoscenze rispetto ad oggi perché poi sono arrivati i preparatori atletici. Io credo di essere andato in overtraining per metà della mia carriera. L’importante è non mescolare troppi lavori. Io andavo a casa ed ero fidanzata con Adriana, ma non ce la facevo a mangiare fuori. Ancelotti l’ho avuta nella parte migliore della mia vita, quando hai 30 anni gestisci le emozioni in maniera diversa e godi dei momenti di tensione. La cosa che più mi manca è quel misto di eccitazione e paura che c'è quando si arriva allo stadio nelle grandi partite. Prima dici “Cazzo…”, poi speri di riprovarla. Dopo i 30 anni vivi le cose in maniera più logica e tranquilla. Capello mi ha preso e mi ha detto: “Sai di essere il migliore al mondo?” e da lì ho preso la responsabilità del migliore del mondo e mi ha fatto crescere molto". LEGGI ANCHE: Milan, l'intervista completa di Paolo Maldini >>>
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