Sul ritiro: "Ho visto Ibra quando ha deciso di lasciare calcio giocato quanto ha sofferto, quanto è stato difficile per lui. E so che anche per me sarà dura. Ma non è questo il momento di pensarci. Perché una stagione da dimenticare? Lo è stata per me, non per la squadra. Mi sono fatto male durante la preparazione con il Milan, sono arrivato qui che dovevo recuperare".
Sul modo di affrontare le difficoltà: "E per molto tempo mi sono allenato da solo, poi sono rientrato e ancora sono stato costretto a fermarmi. Finisci per avere timore di forzare, un calo mentale è inevitabile. Io sono un perfezionista, esigente con me stesso: non poter dare quello che volevo mi faceva tropo male. Ora è diverso". LEGGI ANCHE: Mercato Milan, è la settimana più calda: da Pavlovic a Samardzic>>>
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