INTERVISTE

Fascina: “Berlusconi voleva Leao centravanti e Giroud senza barba”

Daniele Triolo Redattore 

Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi, ha parlato dell'ex patron di Milan e Monza alla vigilia del match di campionato

Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi, ha parlato dell'ex patron di Milan e Monza in esclusiva per il 'Corriere della Sera' oggi in edicola alla vigilia del confronto diretto in campionato tra rossoneri e brianzoli. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Domani Milan-Monza, la partita di Berlusconi: l'intervista alla Fascina

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Su come si sarebbe approcciato Berlusconi a questo Milan-Monza: «Il Milan è sempre stata la sua squadra del cuore. Mi raccontava spesso che, da bambino, andava allo stadio ad assistere alle partite con il suo papà. A cui, per tutta la vita, ha associato la squadra rossonera. È sempre stato fieramente orgoglioso di aver reso il Milan il club più titolato al mondo e di essere stato il Presidente più vincente della storia del calcio mondiale. Ma poi, quando ha acquistato il Monza, ha consentito anche a tutti i tifosi monzesi di realizzare il loro grande sogno portando la squadra, in soli quattro stagioni e per la prima volta dopo 110 anni, dalla Serie C alla Serie A. Un capolavoro. Venendo alla partita, Silvio l’avrebbe vissuta con una giusta dose di gioiosa curiosità augurandosi un pari per non dare un dispiacere al suo cuore».

Sul Milan, passione condivisa con Silvio Berlusconi: «Il Milan è stata certamente la prima passione di Silvio. Un interesse che condividevamo e che ci divertiva molto: anche io sono tifosa milanista sin da piccola. Silvio ha fatto sognare tutti i tifosi rossoneri che gli saranno sempre riconoscenti e grati».

Sui ricordi che ha del Milan per aver lavorato nell'ufficio comunicazione del club fino al 2018: «È stata una delle esperienze più emozionanti ed entusiasmanti della mia vita. Da giovane tifosa era un sogno che si realizzava».


Sul giocatore per cui Berlusconi aveva un debole: «Tra i calciatori del passato il suo preferito è stato Franco Baresi. Mentre, della squadra attuale, direi Rafael Leao e Olivier Giroud. Gli sarebbe piaciuto vedere Rafa essere impiegato da centravanti, peraltro gli era anche molto simpatico. Di Giroud apprezzava naturalmente le doti calcistiche ma gli rammentava di tagliarsi la barba. Il suo prediletto del Monza in assoluto è stato Andrea Colpani».

Sull'allenatore con cui Berlusconi ha avuto più feeling: «È sempre stato vicino a tutti i suoi tecnici, a cominciare da Arrigo Sacchi. Ma poi anche a Fabio Capello, Carlo Ancelotti e infine Raffaele Palladino. Diceva di se stesso di incarnare “una percentuale dei suoi stessi allenatori” che sentiva costantemente, confrontandosi con loro e dispensando preziosi consigli. A livello tecnico non prediligeva lo schema con la “costruzione dal basso” ma preferiva i lanci lunghi del portiere in modo che le punte potessero avere più occasioni per fare gol».

"Ha sempre considerato Ibra un amico. Quello sketch su TikTok ..."

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Su come avrebbe commentato Berlusconi il ritorno di Ibrahimovic al Milan: «Silvio ha sempre considerato Zlatan un amico, oltre che un leader carismatico e un trascinatore. Per cui sarebbe stato entusiasta di questo nuovo incarico dirigenziale: anche io sono certa che Ibrahimovic farà bene al Milan».

Sull'ospite avuto a cena che non dimenticherà mai: «Penso proprio all’ultimo incontro con Ibra qui ad Arcore dove sono stati toccati tanti temi, dal calcio alla politica internazionale. Alla fine della serata, in un clima di amichevole complicità, Silvio ha proposto a Zlatan di fare uno sketch su TikTok. È venuto fuori un video molto simpatico che ha avuto un milione di visualizzazioni».

Sul cimelio al quale Berlusconi teneva particolarmente: «Questa casa ospita tantissime coppe, ma quelle a cui lui era più affezionato sono certamente le Coppe dei Campioni».

Sulla presenza della Fascina domani a 'San Siro' per Milan-Monza: «No, ho partecipato al Trofeo Silvio Berlusconi lo scorso 8 agosto e devo ammettere che non è stato facile per me. Andavo abitualmente allo stadio con Silvio, gioivamo e ci disperavamo insieme in tribuna, non sono ancora pronta a tornarci senza averlo fisicamente al mio fianco».

Su Berlusconi che sarebbe orgoglioso del Monza che sogna l'Europa: «Quando ha deciso di acquistare il Monza, anche su impulso del suo caro amico Adriano Galliani, lo ha fatto perché ha sempre provato un’ammirazione profonda per la provincia brianzola, operosa e produttiva. Per le sue imprese che la rendono florida e per i cittadini monzesi che lui ha sempre considerato delle persone dinamiche e generose. Ma soprattutto riteneva fosse giusto che, dopo 110 anni di storia, il Monza potesse finalmente evolvere e conquistare la Serie A. Poi, scherzando, una volta ha detto che gli sarebbe piaciuto vincere anche con il Monza la Coppa dei Campioni. Sì, sarebbe orgoglioso di questa squadra e dei suoi successi». LEGGI ANCHEMilan, Pioli via a giugno: i tre possibili sostituti e i loro sponsor >>>


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