Su chi avrebbe potuto giocare con Carletto: "Non amo fare paragoni, ma dico Theo e Leao".
Su Rafel Leao: "Nulla, a mio avviso. È il suo modo di giocare che ti porta a pensarla così, ma in realtà è la sua forza. Il Milan senza Leao è un’altra cosa. Certo, va detto che all’epoca quando Kakà non era in giornata c’erano Seedorf, Pirlo, Sheva, Inzaghi. La luna storta si notava meno".
Su Stefano Pioli: "E’ stato un fenomeno ad aver ricostruito il Milan, aiutato anche da Maldini e Massara. Ora le aspettative si sono alzate, sono arrivati dieci giocatori nuovi e questo può aver inciso. Ma il problema non è lui".
Sugli infortuni: "Di sicuro hanno pesato".
Sul ricordo di Silvio Berlusconi: "Non ho mai incontrato un’altra persona in grado di stimolarti tanto quanto lui. Aveva l’arte di riuscire a farti guardare il più lontano possibile. Ricordo le nostre cene ad Arcore e le chiacchierate sul Milan. Quando vincevamo, lui e Galliani erano come noi. Volevano ridere e scherzare. La vera forza la vedevi dopo le sconfitte, perché riuscivano a tirar fuori una forza che nessuno pensava di avere". LEGGI ANCHE: Milan-Monza, le probabili formazioni. Le ultime sulle scelte di Pioli
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA