MILAN NEWS

Milan, Mudingayi: “De Ketelaere vale 35 milioni, ma serve pazienza”

Renato Panno

L'ex calciatore belga Gabi Mudingayi ha parlato dei connazionali del Milan Charles De Ketelaere, Divock Origi ma anche di Stefano Pioli

L'ex calciatore belga Gabi Mudingayi ha parlato dei connazionali del Milan Charles De Ketelaere, Divock Origi ma ha speso anche parole al miele nei confronti di Stefano Pioli, suo allenatore ai tempi del Bologna. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'Tuttosport'.

Le parole di Mudingayi

—  

Su Pioli: "Sono andato a trovare il Mister, siamo sempre andati d'accordo. Ho solo bei ricordi che lo riguardano, è una persona che appresso, un amico, oltre anche un allenatore top".

Ha scambiato qualche parola con i suoi connazionali a tal proposito? "No, dopo l’allenamento sono entrati subito nello spogliatoio, mentre io sono rimasto a parlare con Pioli e Maldini".

De Ketelaere volerà in Qatar, nonostante stia deludendo al Milan. "È un ragazzo giovane, deve ancora imparare tanto. Ci vorrà un po’ di tempo perché la Serie A non è facile. Serve pazienza. Ma sono sicuro che l’ambiente rossonero lo aiuterà a far emergere le sue qualità".

Una sorta di remake di quanto accaduto con Leao. "Non bisogna mettere troppa pressione a De Ketelaere. Il Milan è una società che prende un giocatore perché ci crede. Quindi sicuramente lo aiuteranno a crescere, gli daranno il tempo e tutto quello che ha bisogno per poter migliorare".

Secondo lei pero il calciatore vale i circa 35 milioni di euro che il Diavolo ha elargito al Bruges per tesserarlo? "Gli addetti ai lavori sanno che non si compra un giocatore così, tanto per, oppure a caso. Se il Milan ha deciso di investire questa cifra, secondo me è perché la vale".

Lo scudetto cucito sul petto ha creato tante aspettative sul Milan, che forse non c’erano nella passata stagione, quando nessuno chiedeva il titolo, e ora queste si sono riversate pure sui nuovi. "Questo è normale. Il Milan è abituato a essere al vertice. Quando firmi per i rossoneri ci sono determinate aspettative. De Ketelaere è un giocatore talentuoso e i rossoneri credono tanto in lui, questo è l’importante".

Origi non è partito benissimo e ha perso il treno Mondiale. "Quando cambi nazione e campionato ci sono tempi di inserimento e conoscenza. Ci sono tanti dettagli da sistemare, non puoi essere subito pronto. Devi imparare la lingua, assimilare le idee di gioco, quello che chiede il nuovo allenatore, ma pure adattarti magari ad una differente alimentazione. Origi ha comunque trovato il suo spazio e farà vedere ancora le belle cose mostrate in Premier e con il Liverpool".

Si aspetta che possa essere decisivo, magari diventando davvero il dodicesimo uomo che serve al Diavolo per cambiare marcia? "Certamente. Se il Milan lo ha messo sotto contratto è perché si aspetta possa essere un elemento utile per il presente e per il futuro della squadra".

Saelemaekers, in stand-by per il Mondiale, è risultato prezioso per Pioli. "I tifosi amano questo tipo di giocatori, quelli che quando sono chiamati in causa danno sempre il massimo. Lui si è inserito bene al Milan, devo dire che a mio parere il matrimonio sta funzionando".

A livello tattico, nello scacchiere del Diavolo, è quasi fondamentale. "È cresciuto tanto. La dimostrazione di come Pioli sia veramente in gamba, un allenatore molto preparato. I giovani calciatori come Saelemaekers, ma lo stesso si può dire pure per De Ketelaere, sono fortunati ad essere allenati da un tecnico capace come lui".

Un discorso che vale anche per Vranckx, titolare dell’Under 21 del Belgio, ma che sinora al Milan ha trovato poco spazio. "Lui ha bisogno di lavorare e piano piano farà vedere il suo valore. Pioli vede i calciatori tutti i giorni, sa quando uno può scendere in campo. Spetta solamente a lui valutarne la crescita, allenamento dopo allenamento. Il compito del ragazzo è quello di lavorare: dovrà farsi trovare pronto per quando verrà chiamato in causa". Higuain e il raptus isterico contro la Juventus: la crisi e l'addio al Milan