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Milan, Musah: “Mi piace il paragone con Kessié. In gruppo c’è fiducia”

Fabio Barera Redattore 

Yunus Musah, calciatore statunitense del Milan, ha rilasciato una lunga intervista toccando tanti temi interessanti

Yunus Musah, calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Sport Mediaset', toccando tanti temi interessanti sul suo presente in rossonero e non solo. Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Milan, l'intervista completa di Yunus Musah

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Sul clima a Milanello: "Abbiamo tanta fiducia nel gruppo. Sappiamo cosa siamo capaci di fare e non molliamo mai. A volte le cose non vanno come si vuole ma l'importante è crederci sempre e rimanere uniti. È quello che stiamo facendo".

Sulla sua duttilità tattica: "È sempre stata una mia caratteristica giocare in tante posizioni, per le capacità che ho. Provo a farlo nel miglior modo possibile: se il mister me lo chiede cerco di fare il mio meglio e aiutare la squadra. Posizione preferita? Penso di essere meglio a centrocampo come mezzala, quando posso fare delle corse sulla destra. Quel ruolo mi piace tanto".

Sul primo gol: "Voglio fare il mio primo gol in rossonero il più presto possibile ma la cosa più importante sarà vincere sabato".


Sul fratello, tifoso rossonero: "È molto felice per me, che sono qua al Milan. Lui mi giudica come sempre, vuole che miglioro e vuole il meglio per me".

Sulla partita con il Borussiail giorno prima del suo compleanno: "Mi aspetto una vittoria contro il Dortmund".

Sul suo plurilinguismo: "Io penso più in inglese, dato che ho passato la mia adolescenza a Londra e ho molti amici lì. Poi l'inglese è una lingua globale. Ricordo parole in dialetto veneto? No, ero troppo piccolo ".

Sul rapporto con Pulisic: "È bellissimo giocare con lui qua. Vedere le sue qualità che sta mettendo in mostra anche al Milan".

Sull'evoluzione del calcio in Usa e l'appeal del Milan in America: "Per loro è una cosa grandissima che ci siamo io e Christian qua al Milan, una squadra grandissima. Questo aiuta tanto la crescita del calcio in America: dà fiducia ai ragazzi che crescono là, che sanno che possono farcela".

Oggi è il Giorno del Ringraziamento...: "Il Milan ci ha fatto una sorpresa e ha cucinato il tacchino, un piatto tradizionale della festa del Thanksgiving".

Sul paragone con Kessie: "Per me è bello essere chiamato 'nuovo Kessie' anche perché è stato un giocatore molto bravo per il Milan, quindi è una cosa positiva. Però io cerco di giocare il mio gioco e poi aiutare il Milan, come ha fatto anche lui in passato".

Milan occasione della vita? "Un bel passo per me, fare questa strada e arrivare al Milan. Ho sempre sognato giocare per una delle migliori squadre del mondo e il Milan, che ha vinto tante Champions, lo è. Per me questo passo è importantissimo, l'ho voluto fare e sono felice di averlo fatto. Voglio provare a fare il mio meglio per aiutare questa squadra". LEGGI ANCHE: Milan, giusto buttare nella mischia Camarda? Ecco i pro e i contro >>>


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