Intervenuto negli studi di Radio Serie A, Massimo Ambrosini ha offerto un’analisi approfondita sulla sconfitta del Milan contro il Napoli
Intervenuto negli studi di Radio Serie A, l'ex Milan Massimo Ambrosini ha offerto un’analisi approfondita sulla sconfitta dei rossoneri contro il Napoli di Conte, evidenziando alcuni aspetti chiave della partita e della stagione in corso. Ecco, di seguito, le sue parole:
"Il Milan non ha disputato una brutta partita contro il Napoli, soprattutto nel primo tempo. Però ha ridato un po' la sensazione di fragilità difensiva ed è stato meno determinato del Napoli negli ultimi 20 metri. Nel secondo tempo la prestazione della squadra di Fonseca s'è un po' affievolita e questo Milan lascia un po' di punti interrogativi. Mentre quella di Conte, dall'altro lato, sembra già una squadra fatta e finita".
"Ciò che è mancato al Milan nella prima parte di stagione è stato un certo spirito di gruppo. Ieri la squadra s'è ribellata al gol di Lukaku, ma ora bisogna fare delle scelte. Sul primo gol i due centrali difensivi non erano messi bene: Fonseca ora deve scegliere i due centrali, non può ruotare ogni volta. Gabbia che ieri era fuori per infortunio è ormai diventato il centrale più affidabile... Detto ciò, il Milan sta iniziando a perdere un po' troppi punti".
Ha poi aggiunto:"Far giocare Leao voleva dire mettere Okafor a fare il trequartista. Se la prima panchina era stata un segnale, quella di ieri è stata una scelta tecnica. Però a lungo termine non si può pensare di fare a meno di Leao. Sicuramente anche lui deve aiutarsi. Va trovata la chiave per non dare al ragazzo un alibi ulteriore: quando succede che il giocatore più forte della squadra sta fuori è un segnale, ora ci sono il Monza e il Real Madrid e una chiave per reinserirlo va trovata".