Su dei suggerimenti: «Sia più sicuro di sé: a volta pare indeciso, prende palla, va, e poi si ferma. E poi giochi di più per la squadra: oggi lo fa molto con la palla tra i piedi, e spesso è inarrestabile. Ma non può limitarsi all’uno contro uno, partecipare significa andare in porta sul passaggio di un compagno o chiudere un cross».
Su Pioli che lo ha tolto dai compiti in difesa: «Sì, giusto. Se parte dalla sua area è difficile che arrivi dall’altra parte. Però, anche senza fare il terzino, può dare una mano quando il Milan è senza palla. Almeno fino a metà campo può rincorrere l’avversario, non lasciarlo andare via: può migliorare anche in questo».
Su se può essere il sostituto di Mbappé: «La Ligue1 è meno tattica, gli avversari fanno meno raddoppi. Quindi sì, nel Psg sarebbe devastante. Oggi non è al livello dei grandissimi ma può diventarlo».
Sulle somiglianze tra Kvaratskhelia e Leao: «Grande velocità, fortissimi nell’uno contro uno. E stessi difetti: entrambi devono imparare a giocare con la squadra. Entrambi sono scarsi di testa, un attaccante deve sapere colpire anche così, come facevo io». LEGGI ANCHE: Stadio Milan, fatto passo in avanti? Ecco le parole di Pellegatti
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