Alessandro Nesta, ex difensore del Milan, ha commentato la scorsa stagione dei rossoneri in un'intervista a 'Sport Week'. Si va dal ritorno in Champions League dopo otto anni alle possibilità di vincere lo scudetto fino all'importanza di Zlatan Ibrahimovic. Di seguito le parole del centrale campione del mondo nel 2006.
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Milan, Nesta: “Champions un’impresa, presto per lo scudetto: ecco perché”
Alessandro Nesta, ex difensore del Milan, ha parlato della qualificazione in Champions dei rossoneri e delle possibilità di scudetto
"La qualificazione in Champions League è una vera impresa. È stato fatto un grande lavoro da parte di tutti. Dopo Berlusconi il Milan ha cambiato due volte proprietà e dirigenza, vuol dire ripartire quasi da zero, con giocatori presi da altri che devi tenere perché hanno tre-quattro anni di contratto. Di Pioli mi piace il gioco, ma non ho mai pensato che potesse vincere lo scudetto perché è una squadra giovane e la rosa non era abbastanza competitiva. Se manca Ibra, non c'è un altro giocatore simile in rosa".
Sull'importanza della figura di Maldini nel corso della sua carriera: "Mi ha insegnato a vivere il calcio in una certa maniera. A Roma ero abituato ad affrontare la professione in modo istintivo. Paolo mi ha fatto capire come si arriva ad alto livello: col lavoro, la costanza e superando gli errori. Capitava anche a lui di sbagliare, ma ci passava subito sopra. Era una macchina da guerra".
Infine qualche parola anche per Carlo Ancelotti, suo ex allenatore: "Un secondo padre, un allenatore che ti fa vivere bene anche se pretende molto. Per lui avrei fatto di tutto. È uno che non abbandona i giocatori, anche se fanno male. È una spugna che assorbe i problemi lasciando tranquilla la squadra. Berlusconi e Galliani erano gente abituata a vincere, che sicuramente premeva sul mister. Eppure lui arrivava al campo col sorriso". C'è fiducia per il rinnovo di Kessie. Ecco le novità.
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