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Rafael Leao (attaccante AC Milan), qui durante Milan-Bruges 3-1 (Champions League 2024-2025) | News (Getty Images)
Giuseppe Pastore, noto giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del programma 'L'Ascia raddoppia', in onda sul canale 'YouTube' di 'Cronache di Spogliatoio', soffermandosi sulle critiche a Rafael Leao dopo Milan-Bruges. Ecco, dunque, le sue parole.
"Io uso la parola accanimento, anche se è un giocatore in difficoltà. Il Leao che gioca da sei o di più: non può essere sempre il caso Leao. È uscito perché il Milan ha una rosa lunga. Leao dev'essere contento di non essere più in una squadra dipendente da lui. Devo cogliere il buono da questo. Tra l'altro col Bruges nel primo tempo tutti i palloni andavano da lui, questo vuol dire che è tutt'altro che separato in casa, sia per quanto riguarda Fonseca che i compagni. Leao usa troppo i social. Trovo talmente eccessivo questo accanimento verso Leao che può avere solo un significato: ci potrebbe essere una linea societaria che porti a dire, Leao può essere sacrificabile a gennaio o a giugno per tanti soldi. Visto che è un giocatore che ha un rendimento insoddisfacente a livello di numeri e uno stipendio alto, allora non facciamo nulla per smorzare queste frizione mediatiche continue. È una follia, non sostegno questa tesi, ma è l'unico bagliore di logica che mi viene in mente per giustificare questa situazione". LEGGI ANCHE: Bologna-Milan, torna lo spettro del rinvio: fatale una mossa dei felsinei >>>
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