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INTERVISTE

Milan, super Pavlovic: il suo primo allenatore lo paragona a tre mostri sacri

AC Milan Pavlovic intervista Mirkovic
Zoran Mirkovic, ex difensore in Serie A e primo allenatore di Strahinja Pavlovic al Partizan, ha descritto il nuovo acquisto del Milan
Daniele Triolo Redattore 

Zoran Mirkovic, ex difensore di Juventus e Atalanta in Serie A, oggi è allenatore ed è stato il primo, nel Partizan, ad aver puntato sulle doti di Strahinja Pavlovic, mancino classe 2001 che, nel calciomercato estivo, si è trasferito dal RB Salisburgo al Milan. Mirkovic ha parlato di Pavlovic in un'intervista esclusiva rilasciata a 'Tuttosport': ecco le sue dichiarazioni.

Mirkovic parla di Pavlovic e promuove la scelta del Milan

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Su Pavlovic a 18 anni nel Partizan: «Era già un ragazzo in gamba, senza alcuna paura. Pensi che la sua seconda partita fu contro la Stella Rossa. Era giovane, ma tutto sommato lo è ancora. Adesso, appena prenderà le misure del calcio italiano, si farà ancora più valere. Sono sicuro che potrà solo migliorare. Parte da una base importante, è forte, veloce, vuole diventare più forte e ha sempre avuto, sin da quando è stato promosso dalla Primavera, una voglia incredibile di vincere».


Sui suoi primi passi nel Milan: «Per Pavlovic arrivare in rossonero è un grande passo per la sua carriera, dato che il Milan è tra le migliori squadre del mondo. Ma anche i rossoneri hanno fatto un grande affare con lui. Le potenzialità del giocatore sono davvero alte, potrà diventare nei prossimi anni uno dei difensori più forti del mondo. Certo, prima dovrà adattarsi alla Serie A, che è diversa dal calcio austriaco. Ma con un po' di pazienza raggiungerà livelli massimi».

Sui paragoni che si possono fare con altri centrali del passato: «Lui è un mancino, per questo mi verrebbe da dire Giorgio Chiellini. Ha però qualcosa pure di Jaap Stam e di Nemanja Vidic. È un mix di gente forte, ecco».

Su Pavlovic subito titolare nel Milan di Paulo Fonseca: «Se me lo aspettavo? Sinceramente sì. Conosco il suo carattere e la sua mentalità, non avevo dubbi».

"Meglio con Tomori o con uno tra Thiaw e Gabbia? Dico che ... "

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Se è meglio affiancagli uno veloce di gamba come Fikayo Tomori o uno che mantiene più la posizione come Malick Thiaw o Matteo Gabbia: «Qui si può aprire una bella discussione. Credo che l’importante sia creare una coppia di centrali che si capisca al volo. Abbiamo parlato di Chiellini, ecco, pensi a quanto era forte con Leonardo Bonucci. Pavlovic dovrà avere la stessa testa e gli stessi obiettivi del suo compagno di squadra».

Sulla Juventus e sull'Atalanta: «La scorsa stagione in casa bianconera è stata turbolenta, non buona. Adesso è cambiato l’allenatore e sono arrivati tanti nuovi giocatori. Si vede che le cose sono diverse. La difesa è molto dura, ma c’è ancora qualche problema in fase realizzativa. La squadra migliorerà, sicuramente. La Juve e il Milan potranno contendere il titolo all’Inter, che però resta la favorita visto che è rimasta la stessa squadra che ha vinto il torneo pochi mesi fa. Sarà un campionato interessante. L’Atalanta è partita male, ma potrà arrivare comunque in una buona posizione».

Sulle italiane in Champions League: «Il nuovo format è interessante e particolare, dobbiamo scoprire cosa succederà. Credo però che le squadre italiane possano fare bene. Non siamo ancora ai livelli degli anni ’90, ma stagione dopo stagione la qualità generale della Serie A si sta alzando». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Un colpo a gennaio: chi può sostituire e le condizioni >>>

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