"Il mio titolo è: Pulisic porta l'orgoglio in casa Milan. Ora tocca alla società seguirlo e non sbagliare le scelte". Così Alfredo Pedullà, giornalista che spesso parla del mondo rossonero, ha analizzato Lecce-Milan 2-3. Ecco il suo pensiero su 'YouTube': "Serve fare pulizia sulle decisioni da prendere. A me il Milan non è dispiaciuto nel primo tempo, era equilibrato ed era partito bene, ma il gol che hai preso non esiste. C'erano voragini e autostrade. Stessa cosa nel secondo gol. Mi dovete spiegare perché bisogna punire sempre Leao. Lo hanno fatto tutti gli allenatori arrivati al Milan, preso lui e Theo Hernandez come capri espiatori. Ha cambiato la partita. E' stato messo in discussione anche Pulisic, ma deve giocare sempre, anche con la benda. E' una trave portante di qualsiasi Milan, direi Pulisic più altri dieci".


LECCE-MILAN
Milan, Pedullà: “Fatti e non parole. Il nuovo allenatore deve…”
Milan, Pedullà: "La società segua l'esempio di Pulisic. Ecco cosa serve"
—Poi Pedullà passa alla situazione fuori dal campo: "Se stacchi la spina poi ti abitui a perdere e non è facile riattaccare la spina, poi vedremo cosa dirà la classifica. Ma non puoi staccare, c'è una stemma. E questo è il campo. Non mi sorprenderei se fuori dal campo accadessero altre cose. Vi avevo parlato di D'Amico, di Paratici. Non casco nella trappola di chi parla di un allenatore italiano e poi fa dieci numeri. Non ci sono ancora i dettagli. Io mi sono permesso di fare il nome di Sarri, ma non farò altri nomi. Il nuovo allenatore del Milan deve avere un gioco moderno, la rosa è già forte. Se scegli undici per tutto l'anno e non sbagliando l'allenatore, con tre innesti, è una squadra competitiva. Prendi esempio da Pulisic: fatti e non parole sul nuovo direttore sportivo e l'allenatore".
LEGGI ANCHE
© RIPRODUZIONE RISERVATA