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Silvio Berlusconi (ex proprietario AC Milan), qui con i rossoneri nel 2008 | Milan News (Getty Images)
Il giornalista Carlo Pellegatti ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso dell'ultimo video pubblicato sul proprio canale 'YouTube', soffermandosi sul prossimo futuro del Milan e facendo una particolare richiesta a Babbo Natale. Ecco, dunque, le sue parole.
Sul prossimo futuro: "Chiudo gli occhi e vorrei tornare ad un Milan con una società e una proprietà senza discussioni. Con un allenatore non in discussione, anche se quello è difficile, dipende sempre dai risultati. I giocatori possono andare bene o male. Se penso alla sconfitta della Fiorentina dico che ci permette di essere a cinque punti dal quinto posto senza contare la partita di Bologna. Se trovassimo una maledetta continuità, una prestazione di gioco che non sia fatta di alti e bassi, non sarebbe così impossibile riagganciare il quarto o il quinto posto. Ci mancano quei due punti sanguinosi contro il Genoa. Qualcuno si augura che il Milan perda per non vedere più Fonseca o che ci siano problemi perché la società se ne vada".
"Siamo stati scossi dalla notizia del rifinanziamento, il documento della Harvard Business School è una tegola, perché abbiamo futuro che sarà un futuro molto business. Per quello che riguarda il campo non c'è praticamente scritto nulla, e noi lo avremmo voluto. Il mio sogno è di tornare alla totale normalità. Si parla troppo spesso di investitori e troppo poco spesso di tifosi".
Sulla richiesta a Babbo Natale: "Vorrei mandare una lettera a Babbo Natale, a cui chiederei un po' di normalità. Un presidente, un direttore sportivo, un direttore tecnico, uno del Settore Giovanile e uno dello scouting. Un allenatore e dei giocatori, basta. Tutto semplice e tutto tranquillo. Ricordo quando il presidente Berlusconi guidò una squadra che arrivo 11^ o 12^, ma c'era una garanzia, il presidente aveva la passione. Ogni tanto lo cito, ma bisogna stare attenti perché lui è fuori categoria". LEGGI ANCHE: Milan, cosa fare con Okafor? Fuori forma e dal gioco: serve cederlo?
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