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Milan, Perinetti: “Paratici, Tare, vi dico la mia. Bisogna capire…”

Fabio Paratici Juventus
Giorgio Perinetti, ex dirigente di tante squadre in Serie A, ha parlato della ricerca del direttore sportivo del Milan a 'Tuttosport'
Emiliano Guadagnoli Redattore 

"Di Fabio ho una conoscenza profonda e più amichevole rispetto agli altri dai tempi della Juve di Conte. Era già operativo e protagonista con Marotta al comando, poi è cresciuto nel tempo, aumentando poteri e responsabilità. Ricordo la nostra prima operazione: un maxi-scambio nel 2010 Juve-Siena: noi prendemmo Immobile e Marrone in prestito; mentre cedemmo alla Juve i giovani Spinazzola, Buchel e Giannetti". Così Giorgio Perinetti, ex dirigente di tante squadre in Serie A, ha parlato della ricerca del direttore sportivo del Milan a 'Tuttosport'. Ecco il continuo del pensiero su Paratici: "Fabio ha una natura molto tecnica. Negli anni ha sviluppato poi altre situazioni, partecipando attivamente nelle trattative economiche che prima erano curate più da Marotta, anche perché lui nasce come talent-scout. Alla Juve spettava a Paratici individuare i giocatori, era l’uomo delle scelte". 

Milan, Perinetti: "Paratici, Tare, ottimi profili, ma c'è una cosa da capire"

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"I pregi di Paratici? Direi la visione globale del mercato: segue tutti i campionati a 360 gradi. Paratici ha una grande conoscenza del mercato e presta profonda attenzione anche alle categorie minori. È sempre sul pezzo. Sa mediare tra il gruppo dei giocatori e l’allenatore. Lo vedo più diplomatico di Tare".


Su Tare

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"Igli è autoritario nella gestione della squadra. È un dirigente molto presente e con un forte impatto nello spogliatoio. È uno che si fa rispettare da giocatori e allenatori. In un club come il Milan che ha avuto diversi scossoni e sembra necessiti di disciplina potrebbe avere il carattere giusto per sistemare le cose..."

Su D'Amico

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"Lo conosco meno; perché non abbiamo mai avuto occasione di confrontarci in delle trattative, ma lo stimo. D’Amico è un dirigente discreto e poco appariscente... Vanta relazioni importanti sul mercato come quella con Busardò, che è uno dei suoi sponsor ed è tra gli intermediari più influenti in circolazionei".

Su chi sarebbe l'ideale

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"Sono ottimi profili, ma bisogna capire cosa vuole il Milan e cosa ci si aspetta dalla figura del ds. Mi spiego meglio: vogliono uno che che guida la squadra e partecipa alle dinamiche dello spogliatoio o cercano solo chi si occupa delle trattative? Paratici ha un profilo più internazionale dopo gli anni tra Tottenham e Juve e sa costruire squadre vincenti come accaduto a Torino. D’Amico è molto bravo, ma ha lavorato sempre bene in provincia: c’è da capire come gestirebbe le pressioni di Milano...". LEGGI ANCHE: Ex Milan, quanto manca Tonali? Gol e prestazione super a San Siro. I numeri…>>>