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Milan, Pioli: “Vogliamo giocare la Champions anche l’anno prossimo”

Intervista Pioli AC Milan
Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha vinto la Panchina d'Oro per quanto fatto con il Diavolo nella stagione 2021-2022. Le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha vinto stamattina a Coverciano la Panchina d'Oro per quanto fatto con il Diavolo nella Serie A 2021-2022, aggiudicandosi lo Scudetto. Al termine dell'evento, Pioli ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti.

Milan, Panchina d'Oro a Pioli: ecco le sue dichiarazioni

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Sulla stagione 2021-2022 del Milan: "Quello che abbiamo fatto l'anno scorso ci fa essere molto orgogliosi. E' stato un lavoro di gruppo e di ambiente. A Milanello si è creato qualcosa di speciale, forse siamo anche andati oltre le nostre qualità. Nessuno ad inizio della stagione aveva preventivato una nostra vittoria. Lo spessore delle persone fa la differenza, io ho lavorato con persone speciali".

Sulla vittoria della Panchina d'Oro: "La soddisfazione è tanta. Essere votato dei propri colleghi è una sensazione di orgoglio, fa molto piacere. Per il lavoro che abbiamo fatto credo che sia meritata: la dedico a tutte le persone che hanno lavorato con me, perché a Milanello si lavora in modo preciso, in modo professionale ma con grande condivisione, con grande fiducia e onestamente a tutti i tifosi del Milan: l'anno scorso è stato facile e bello essere tifosi; quest'anno lo è stato un po' meno ma soprattutto nei momenti difficili si sono dimostrati veramente dei tifosi unici".

Sul Milan di quest'anno: "Dobbiamo avere la stessa coesione e compattezza di quel Milan. Quando le cose vanno bene è tutto più facile. Non è stato facile superare il momento difficile, ma abbiamo dimostrato ancora di essere un gruppo coeso. Siamo usciti più forti. Ci sono ancora tante partite da giocare. Non solamente la squadra è stata coesa, parlo dei tifosi che ci hanno sempre sostenuto anche quando abbiamo subito sconfitte pesanti. Ci hanno aiutato, abbiamo dei tifosi fantastici".

Sul momento negativo vissuto a gennaio: "E' inutile continuare a parlare del momento negativo. Pensiamo alla prossima partita contro l'Atalanta che sarà una gara difficile. Giocheremo come sempre per vincere tutte le partite".

Su come il Milan è uscito dal momento nero: "Con il lavoro, cercando di risolvere dei problemi che le ultime partite avevano dimostrato, e con la disponibilità del giocatori e soprattutto con la coesione del gruppo, altrimenti, nei momenti difficili. Se non c'è questa compattezza sarebbe stato anche più difficile riprenderci".

Sul finale di stagione che attende il Milan di Pioli: "Dobbiamo fare tanti punti. Il nostro obiettivo è arrivare tra le prime quattro. Stiamo capendo quanto sia bello giocare in Champions League, quindi vogliamo giocarla anche l'anno prossimo. Ci sono due strade: arrivare tra le prime quattro oppure vincere la Champions. Cercheremo di fare il massimo da qui alla fine".

Sulla Champions League come obiettivo dei rossoneri: "L'obiettivo deve essere superare questo turno. Sarà ancora difficile, abbiamo fatto sicuramente un'ottima partita ed è un rimpianto non aver segnato secondo gol. Aver impedito agli avversari di non tirare in porta non succede tante volte in Champions. Abbiamo avuto l'occasione per fare il secondo gol. A Londra sarà una partita veramente complicata, ma anche allo stesso tempo molto stimolante. Ci sono tante cose che questa stagione può ancora dire, bisogna pensare una partita alla volta e per i giudizi c'è c'è ancora tempo. Ce la giocheremo con le nostre armi, con grande convinzione e con grande spirito, perché è sicuramente un obiettivo".

Sul campionato del Milan: "Siamo stati in linea fino a prima del calo che abbiamo avuto. Ma il Napoli sta facendo qualcosa di eccezionale, altrimenti saremmo lì tutte vicine in classifica".

Sulla sua professione: "Fin quando riuscirò ad emozionarmi, facendo questo lavoro lo farò. Con la con la passione che ho non mi pongo limiti, devo pensare continuamente a cercare di migliorarmi, cercare di proporre sempre situazioni nuove o comunque situazioni migliori per permettermi di di crescere ancora. Non sono più giovane, ma dentro mi sento giovanissimo quindi ho tanta voglia da fare. Non ho nessuna rivincita. Sono molto soddisfatto di quello che che ho fatto, voglio fare sempre di più".

Sulla sua esperienza alla Fiorentina: "Firenze per me ha rappresentato tanto, anche perché è stata la tappa più lunga da calciatore e una tappa importante da da allenatore. Ne sono uscito sicuramente rafforzato, col cuore pesante diverso".

Sul cambio di modulo: "E' una soluzione in più Dovevamo trovare delle soluzioni. Tante cose hanno funzionato in questa settimana".

Su a chi dedica la Panchina d'Oro: "E' per tutti quelli che hanno lavorato con me. Da soli non si fa nulla. La dedico a tutti quelli che mi hanno seguito sempre".

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