Sul passaggio a Dortmund da giovanissimo
—"È stata una cosa spaventosa, soprattutto per un americano che lascia il proprio Paese e la sua famiglia. A quell'età però ero consapevole di voler andare in Europa per mettermi alla prova contro i migliori. Volevo giocare a calcio in Europa ai massimi livelli. Si trattava solo di trovare il momento giusto. Ero stato notato da alcune squadre in Europa e alla fine ho avuto l'opportunità di andare nell'accademia del Dortmund. Posso solo ringraziare il club per il modo in cui mi hanno trattato tutti. Anche se fisicamente forse non ero ancora maturo, sapevano che avevo le capacità e che ci sarei arrivato, quindi mi hanno dato le possibilità che ho sempre voluto".
Il Chelsea e la vittoria in Champions League
—"Non dimenticherò mai quell'esperienza. Vincere la Champions League è un sogno che si ha sin da bambini. Giocare quella partita e vincere il trofeo è stata una delle più belle serate della mia vita. Sono ricordi incredibili che sembrano surreali se ci ripenso".
Sulle sue ambizioni sulla stagione al Milan
—"Il Milan è un club che punta sempre a vincere. È un qualcosa che si percepisce chiaramente nell'ambiente. Vincere è un aspetto fondamentale per questo club. La storia e il blasone del club si sentono già quando metti piede nel campo d'allenamento. Sai che vai ad allenarti, ma l'obiettivo finale è sempre vincere. La Champions League è sempre l'obiettivo principale tra le competizioni in cui si gioca. Vogliamo continuare a fare bene e darci l'opportunità di andare il più lontano possibile nella competizione". LEGGI ANCHE: Slovan Bratislava-Milan con il dubbio Emerson Royal: le ultime news >>>
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