Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha parlato alla vigilia di Slovan Bratislava-Milan. Tra la Champions e gli obiettivi dei rossoneri
Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha parlato alla vigilia di Slovan Bratislava-Milan, partita della quinta giornata della prima fase della Champions League 2024-25. L'esterno statunitense ha rilasciato una lunga e interessante intervista a il sito UEFA.it. Ecco le sue parole.
Sul rappresentare gli Stati Uniti in Europa
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"Sono orgoglioso di essere americano. Mi auguro che ciò che faccio in campo, sia d'ispirazione per i bambini che mi guardano dagli Stati Uniti. Mi piacerebbe che dicessero: "Sai, forse anch'io posso andare in Europa e farcela". Ho ammirato tanti americani che hanno giocato in Europa, ma in pochi sono arrivati ai massimi livelli. Oggi invece ci sono sempre più americani che vengono a giocare in Europa. Sentire il sostegno della propria patria, vedere com'è cresciuto il movimento negli ultimi dieci anni, è un qualcosa di speciale. Sono davvero orgoglioso di rappresentare la mia nazione".
Sul passaggio a Dortmund da giovanissimo
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"È stata una cosa spaventosa, soprattutto per un americano che lascia il proprio Paese e la sua famiglia. A quell'età però ero consapevole di voler andare in Europa per mettermi alla prova contro i migliori. Volevo giocare a calcio in Europa ai massimi livelli. Si trattava solo di trovare il momento giusto. Ero stato notato da alcune squadre in Europa e alla fine ho avuto l'opportunità di andare nell'accademia del Dortmund. Posso solo ringraziare il club per il modo in cui mi hanno trattato tutti. Anche se fisicamente forse non ero ancora maturo, sapevano che avevo le capacità e che ci sarei arrivato, quindi mi hanno dato le possibilità che ho sempre voluto".
Il Chelsea e la vittoria in Champions League
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"Non dimenticherò mai quell'esperienza. Vincere la Champions League è un sogno che si ha sin da bambini. Giocare quella partita e vincere il trofeo è stata una delle più belle serate della mia vita. Sono ricordi incredibili che sembrano surreali se ci ripenso".