Sul possibile addio al Milan: "Penso che ci sarebbe una parte del pubblico americano che vorrebbe vederlo riscrivere la sua storia in Premier League, se ha senso. E lo dico dalla prospettiva più aperta e onesta, perché è quasi come se non volessi dire che è stato fregato al Chelsea, ma perché è stato così turbolento. Ma sembra che quando era al suo livello più alto [nel club], qualcosa stesse sempre accadendo dietro le quinte. E quindi quasi vorresti che a un certo punto ci fosse una possibilità per lui di riscrivere quella storia in Premier League e di renderla molto simile a quella che stiamo vedendo al Milan in questo momento".
"Detto questo, per quanto durerà la sua storia al Milan, penso che sia importante per giocatori americani come lui, Yunus, Weah e McKennie continuare a sollevare la reputazione dei giocatori americani. Rendere più facile per gli americani varcare la porta ed essere identificati. Guarda cosa ha fatto Ademola Lookman da quando ha lasciato l'Everton. Sono tutti momenti importanti perché abbattono la soglia. Infrangono il soffitto di cristallo di ciò per cui i giocatori sono "noti". Quindi più lo fa, più giocatori possono arrivare lì".
Su dove metterebbe Pulisic tra Landon e Dempsey: "Avendo giocato con Landon e per un breve periodo di tempo, avendo visto da vicino la mentalità mostruosa di ciò che Clint può fare, quei due per me sono solo il gradino più alto delle generazioni più recenti, giusto? La generazione degli anni 2000. Ma senza ombra di dubbio, ciò che Christian sta facendo è prendere ciò che hanno fatto e portarlo e, si spera, a quel livello successivo. E penso che alla fine la Coppa del Mondo del 2026 sarà effettivamente l'eredità eterna di quella che è la reputazione di molti di questi giocatori".
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