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INTERVISTE

Milan, Pulisic e le sue verità sul rapporto con Pioli e la protesta dei tifosi

AC Milan intervista Christian Pulisic
Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva a 'Il Giornale' oggi in edicola. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha parlato in esclusiva a 'Il Giornale' oggi in edicola. Ecco, dunque, uno stralcio delle dichiarazioni nell'intervista rilasciata al giornalista Franco Ordine.

Milan, Pulisic sulla sua prima annata in rossonero

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Su che spiegazione si dà per i 15 gol e 9 assist al primo anno nel calcio italiano: "Una spiegazione molto semplice: nei due anni precedenti al Chelsea ho patito una serie di infortuni e qualche cambio di panchina che non mi hanno giovato. Al contrario esatto di quello che è accaduto a Milanello: dal primo giorno ho ricevuto la fiducia di tutti, è stata la svolta. Che voto mi do? Non più di sette".


Sul suo rapporto con l'allenatore Stefano Pioli: "Durante quel colloquio (la video-call con cui l'ha convinto a venire al Milan, n.d.r.) mi ha detto quello che avrebbe voluto da me, il ruolo e al contrario di suoi colleghi non è mai venuto meno all’impegno. Mi trovo bene con lui".

Su Pulisic che, arrivato al Milan da esterno offensivo sinistro, ora rende meglio a destra: "È proprio vero e qualche volta, con lo staff tecnico, scherziamo sull’argomento: non sono più capace di giocare a sinistra! La verità è che mi sono talmente abituato a destra e ne ho tratto sicuro giovamento anche nel fare gol grazie a un piccolo segreto: si chiama Rafa Leão. Ho studiato e capito come si muove. Lui di solito attira su di sé uno, due o tre avversari e allora la difesa risulta sguarnita da qualche altra parte, così io mi muovo, vado al centro dell’area sicuro come sono di ricevere lì il passaggio giusto al momento giusto".

"Tifosi sempre con noi: rispetto il loro stato d'animo attuale"

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Su tutte le critiche che piovono su Leão: "Perché ricordano le sue giornate migliori e pretendono da lui che sia sempre al massimo, tutte le settimane, che faccia 50 gol a stagione! Io e lui parliamo spesso di questo argomento e posso assicurare che Rafa è il primo a sapere e a impegnarsi per dare di più al Milan e alla sua carriera".

Sul perché i giocatori provenienti dalla Premier League hanno impatto in Serie A, ma spesso non viceversa: "La mia ipotesi è che la Serie A è molto più tattica, il campionato inglese molto più fisico e tecnico. Se arrivi dalla Premier League con queste doti, puoi rendere subito al massimo".

Sulla contestazione dei tifosi contro Genoa e Cagliari e che effetto ha avuto nello spogliatoio del Milan: "I tifosi ci hanno spinto e aiutato per tutta la stagione, col rumore e con l’entusiasmo, con il tutto esaurito: per questo motivo ho rispetto del loro stato d’animo attuale".

Sullo scetticismo sul futuro e la delusione presente figli dell'eliminazione in Europa League contro la Roma e dei 6 derby persi di fila: "Non ho certezze in materia. Posso pensare che abbiamo affrontato queste partite senza la giusta organizzazione, non sempre abbiamo difeso in modo giusto, forse la strategia non è stata perfetta, siamo diventati vulnerabili lasciando esposta la fase difensiva per la voglia di attaccare sempre". LEGGI ANCHE: Milan, quale allenatore? La critica di Criscitiello: “Questa è vera follia” >>>

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