Chi si gioca davvero lo scudetto? «Le solite. Il Napoli, squadra da battere, anche se non sarà facile rivincere. Il Milan e l'Inter. La Roma che vorrà entrare in Champions. La Juventus che, esclusa dalle Coppe darà tutto in Campionato. Nel gruppo c'è anche la Lazio e, tra le sorprese, indicherei l'Atalanta»
Pavoletti nel finale e va in A col Cagliari. Si tratta di estro o calcolo? «Calcolo. Vado dove la partita mi suggerisce».
Nel 2010 al 57' dell'ultima giornata era campione d'Italia con la Roma, poi la beffa? «No, come non penso al Leicester: guardo sempre a domani»
Dove si sente a casa? «Dove alleno mi sento sempre a casa. A Cagliari, al popolo sardo mi sento affine per mentalità: sono discreto, non mi apro con tutti. In Calabria, per mia moglie (con cui è sposato da 47 anni ndr.). A Roma, la mia città. E a Londra, abbiamo una casa li».
Professa sempre fede romanista? «Sono un professionista serio, mentre alleno una squadra, la mia fede è quella. Ma il bambino che è in me non può tradire quello che è sempre stato».
Risulta quindi evidente che il tecnico romano classe '51 abbia cognizione di causa per tutto ciò che ha dichiarato. Il Milan e l'Inter sono le vere candidate principali a destituire il Napoli dalla carica di campione d'Italia. Staremo a vedere se avrà avuto ragione. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, ecco la formula per Moise Kean >>>
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