Sulla nuova Serie A: "Il Tema è tutto intorno al numero di partite che giochiamo. Dobbiamo limitare il numero di partite per salvaguardare la salute dei giocatori che sono anche il nostro patrimonio. Siccome le competizioni internazionali aumentano, ed adesso c'è la grande novità della FIFA, però anche la Champions ha aumentato il numero di partite. Alla fine se facciamo la somma fra coppe, nazionali e campionato giochiamo troppe partite. Io personalmente penso che questo sia un percorso ineluttabile, avverrà perché è fatale avvenga. Non dimentico che poi con le 18 squadre è stato il momento eroico del calcio italiano.
Sulla frecciatina di Cairo: "Non l'ho capita cosa centra la Superleghina con la Serie A a 18 squadre. La prossima volta che vedo Cairo me la faccio spiegare".
Su Pioli: "Noi siamo contentissimi di averlo in panchina. Tra l'altro stiamo andando anche bene quindi è una domanda impropria".
Sullo stadio di San Donato: "Noi non ce l'abbiamo con San Siro. Se io potessi ristrutturare San Siro e Milan ed Inter traslocare in uno stadio a 30km per un anno, lo farei con piacere. Io non ho capito però come sia possibile una cosa del genere ed avere una, due volte a settimana sessantamila persone in un cantiere. Al momento questa ipotesi francamente non la vedo. San Donato? Le cose stanno facendo il loro corso. Tutto a posto, tutto bene". LEGGI ANCHE: Milan, aumentano i 'rimpianti'? Da Calhanoglu a De Ketelaere. Gli ex brillano
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