Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

ULTIME MILAN NEWS

Milan, Sabatini: “Leao come Salvini. Le emoji a Cassano? Diffamazione”

Rafael Leao AC Milan derby Inter-Milan Serie A 2023-2024
Sandro Sabatini, noto giornalista, ha commentato il botta e risposta tra Antonio Cassano e Rafael Leao, attaccante del Milan
Fabio Barera Redattore 

Sandro Sabatini, noto giornalista, nel suo editoriale per 'calciomercato.com', ha parlato del botta e risposta sui social tra l'attaccante del Milan, Rafael Leao, e Antonio Cassano. Sorprendente la posizione dell'opinionista. Ecco, quindi, le sue dichiarazioni.

Milan, il pensiero di Sandro Sabatini

—  

"Io sto con Cassano (pensa te…) perché aveva espresso su Rafa Leao un’opinione puramente calcistica. Una pagella tecnica. Almeno per una volta, non era stato eccessivo nei toni e nelle parole. Lo è stato invece il portoghese del Milan, che gli ha risposto con quattro faccine da clown, l’Emoji del pagliaccio. Non è una goliardata giovanile, né una bischerata social. Mettere la faccia del clown è diffamazione. Leao ha diritto e libertà di ribellarsi alle critiche, di controbattere in campo e fuori, ovvero sui social".


"E forse ha anche pienamente ragione, perchè sta passando la capriola per cui è il campione che deve giocare da gregario per la squadra, e non viceversa. Parentesi: a questo proposito, almeno oggi, andate a leggere le interviste che Ottavio Bianchi, allenatore di Maradona e del primo scudetto napoletano nel 1987, ha rilasciato a Emanuela Audisio su “La Repubblica” e ad Alberto Cerruti sulla “Gazzetta”. Vi troverete tanta maestria, nonché le istruzioni per l’uso (corretto) del campione. Chiusa parentesi".

Sul paragone con Salvini: "Ci sarebbe da discutere su come Matteo Salvini interpreta il ruolo di ministro della Repubblica e uomo delle istituzioni. Ma non è questa la sede, né chi scrive presume di averne competenza. Qui si commenta il Salvini tifoso (con qualche milione di follower) che, sotto il post del Milan sul pari a Dortmund, scrive – testuale “Pobega e Calabria, primo tempo horror………”. Nove punti di sospensione. La lingua italiana ne consiglia tre al massimo, per lasciare un discorso in sospeso e far immaginare chissacché. Ma a Salvini piace abbondare, come quelli che mettono tre punti esclamativi quando ne basta (e avanza) uno. Ed è davvero talentuosa la disinvoltura con cui il Ministro si muove dialetticamente dalla Calabria alla Sicilia (per il ponte) e poi da Calabria a Pobega (per il Milan)".

Il confronto con gli altri rossoneri: "Leao risponde a Cassano; Pobega e Calabria non rispondono a Salvini. E qui, cari tifosi milanisti, schieratevi pure ma fate attenzione alle contraddizioni. Se Leao ha ragione, anche anche gli altri due avrebbero potuto/dovuto indirizzare un pagliaccetto al mittente della critica. Invece Calabria e Pobega non lo hanno fatto. Bravi. Hanno fatto bene. Perchè sanno che Salvini è abituato a mescolare politica e altri argomenti, tra cui il calcio, unendoli con la maionese del populismo. Ma stavolta Matteo il tifoso, non Salvini il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è esibito su una partita nella quale avevano già dibattuto Cassano e Leao. Non proprio una scelta vincente. Perchè Salvini forse ha la stessa testa di Cassano e Leao. Ma di sicuro non i loro piedi". LEGGI ANCHE:Genoa-Milan, la probabile formazione rossonera >>>

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.