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Milan, Savicevic: “Leao è un piccolo genio, come lo ero io. Su Pioli…”

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta l'intervista all'ex rossonero Dejan Savicevic. Ecco il suo parere sul Milan e su Leao

Dejan Savicevic resta uno dei giocatori più tecnici e belli da vedere con la maglia del Milan. Alla Stella Rossa era troppo forte per non diventare un mito, con i rossoneri mise in ginocchio il Barcellona. Ora che fa il presidente federale, guarda da lontano il suo Milan. Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Savicevic ha detto la sua sui rossoneri e su Rafael Leao. Ecco le sue parole.

Milan, Savicevic: "Leao è il migliore dei rossoneri"

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Su Pioli: «L'Inter e i rossoneri sono le squadre più forti. Ci metto anche il Diavolo, nonostante contro l'Udinese abbia sbagliato tutto. Pioli? Non vedo tutte le partite, ma ha vinto lo Scudetto con un paio di giocatori forti e gli altri... meno. Giù il cappello per questo»

Su Leao: «Leao è un grande giocatore, negli ultimi due o tre anni il migliore del Milan».

Sulla sua partita contro il PSG: «Per me non è una sorpresa che giochi come con il Psg. Per me è una sorpresa andare in Qatar al Mondiale e non vederlo titolare. Leao ogni tanto è un Genio come ero io. Un piccolo Genio... ma diverso».

SuKrstovic: «Lui è un vero professionista. Chi ha successo a volte alza la testa e lavora meno. Invece lui no, lavora, lavora, lavora. In campo è un 9 forte, forte di testa, che calcia bene col destro. Non ha i colpi di Mirko Vucinic, ma sa fare gol. Anche se ora ha un po’ di problemi, il Lecce non ha sbagliato a prenderlo»


Sul perché della poca continuità: «Gli stimoli. Vi faccio un esempio: al Marakana di Belgrado c’erano 90-100 mila persone e giocare lì mi piaceva tantissimo. In trasferta invece, con 710 mila persone, non avevo molta voglia...».

Sullo stipendio da presidente federale: «Sì, io ho guadagnato tanto e qui gli stipendi non sono alti. Così sono un presidente federale volon

Sui guadagni del calcio di oggi: «Io credo che oggi si corra come ai miei tempi, il problema è che si gioca qualche partita in più. Una volta la Coppa Campioni si vinceva giocando 9 partite, ora sono 13. E per gli attaccanti è più facile: negli anni Novanta si picchiava molto di più».

Savicevic: "Mi piace sempre Messi"

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Su chi lo diverte: «Messi mi esalta sempre, poi a me piaceva Neymar, ma ha avuto troppi problemi con gli infortuni. Allora dico Leao e Mbappé».

Sui giovani: «Musiala. Al Mondiale mi è piaciuto tanto. E Yamal, il 2007 del Barcellona».

Su quello che gli dà felicità: «Essere felice come quel giorno ad Atene è impossibile... o forse no. Mi piacerebbe andare a un Mondiale o a un Europeo con il Montenegro. In quel caso sì, sarei anche più felice».

 


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