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Milan, Scaroni: “Serve uno stadio moderno. San Siro? Se hanno buttato giù Wembley..”

Paolo Scaroni, presidente del Milan 11/10/2024 PianetaMilan.it
Invitato al Festival dello Sport, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha parlato della crescita del club e del tema legato al nuovo stadio
Francesco Aliperta Redattore 

Invitato al Festival dello Sport, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha parlato della storia recente dei rossoneri, ma anche dei bilanci e del progetto legato al nuovo stadio. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Sulla crescita del club: "Io sono presidente del Milan da 6 anni, quando sono entrato fatturavamo meno di 200 milioni, ora se ne fatturiamo più di 450. L'aspetto economico è solo un pezzo del successo, se non vinciamo le partite ma fatturiamo non andiamo da nessuna parte. Fino a qualche tempo fa c’erano presidenti come Berlusconi e Moratti che a fine stagione mettevano milioni nel club per sistemare le cose. Questo tema della sostenibilità economica l'ho sollevato io nel 2016 e 2017. Ormai è un elemento chiave per le aziende del calcio. Se mi guardo indietro penso di essere stato un precursore anche per gli stadi".


Sul progetto nuovo stadio: "Qualche anno fa parlavo di San Siro e proponevo di abbatterlo e costruire un nuovo stadio, mi guardavano come se fossi matto. Hanno buttato giù Wembley, che è ancora più Scala del Calcio di San Siro. I club hanno bisogno di stadi moderni, noi siamo indietro di molti anni rispetto all’estero. Questo concetto, dello stadio moderno, ora è passato nella mente di tutti. L'ipotesi che stiamo esaminando con attenzione è quella originaria: costruire un nuovo stadio nella zona di San Siro, dotando la città di un nuovo stadio. Adesso teniamo però testa anche all'altra ipotesi, quella di San Donato Milanese. Per questo progetto abbiamo già speso 40 milioni di euro".

Su ciò di cui ha bisogno il calcio italiano: "Noi abbiamo assoluto bisogno di ammodernare il concetto di calcio. Io sono passato da ben due proprietà americane e quando un americano affronta i temi del calcio italiano pensa che siamo indietro di decenni rispetto al calcio moderno. La nostra Serie A non è più quella di 30 anni fa, prima eravamo i leader, adesso se ci va bene siamo in terza posizione".

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